AUT AUT A MASSONE, PALERMITANI PRONTI PER FIDEJUSSIONE E QUOTE DI STRACUZZI 4 by Pianeta Messina in Cat.1 — 23 Gen, 2017 Tutto passa da lì. Dalla nuova fidejussione, con garanzia di 350mila euro da fornire entro il 31 gennaio. Una cosa è certa. Il presidente Stracuzzi non ha intenzione di rinnovarla personalmente. Ci penseranno, quindi, gli altri soci. A partire da Gugliotta. Ma all’operazione fidejussione parteciperà attivamente anche l’imprenditore Domenico Gallina, già sponsor del Messina e dirigente a tutti gli effetti dell’Acr, con particolare attenzione al settore giovanile. Ma cosa bolle in pentola in queste ore sul fronte societario? Mettiamo un po’ di ordine. L’ipotesi Massone, cioè la cordata che fa riferimento al legale campano collegatosi via Skype venerdì scorso, non ha acceso la fantasia dei tifosi. Anzi, il “pedigree” del collettore di imprenditori, come lo stesso Massone si è autodefinito, lascia molto perplessi. E lo diciamo con tutto il rispetto per le spiegazioni date dallo stesso legale sulle varie avventure calcistiche avute in diverse latitudini. Una diffidenza, tra l’altro, rafforzata dalla tempistica dilatata (metà febbraio) prima di vedere i soldi promessi per l’acquisizione di una fetta di quote del presidente Stracuzzi e del vice Oliveri. E arriviamo al punto. Il presidente del Messina – resosi conto del “gelo” che ha accolto la presunta cordata di Massone e messo alle corde dai soci di minoranza che diffidano della suggestiva ipotesi oltreoceanica – ora è costretto a imporre un aut aut sui tempi per l’acquisizione delle quote societarie. Parliamo al massino 48 ore, altrimenti non se ne farà nulla. Una cosa è certa. Se dalla cordata Massone non arriverà un centesimo (com’è probabile) ad acquisire metà delle quote di Stracuzzi e Oliveri saranno i palermitani che si accolleranno anche parte delle garanzie da produrre per la nuova fidejussione. E Stracuzzi? Resterà con una quota azionaria che sfiora il 50%, cioè non avrà più la maggioranza dell’Acr Messina. Il resto della “torta” societaria sarà divisa tra Gallina, Ruvolo (forse con altri imprenditori siciliani) e i soci di minoranza (Gugliotta, Micali e Di Bartolo) che insieme rappresenteranno il vero fulcro decisionale del Messina. E anche se Stracuzzi dovesse restare il presidente, non sarà più solo lui a mettere nero su bianco nelle scelte societarie. A partire dal mercato di gennaio. E con l’ingresso massiccio dei palermitani, la figura del dg Cennicola è destinata a ridimensionarsi. Se non addirittura a dissolversi. PIANETA MESSINA Share