Clausola da 200mila euro per “blindare” il Messina 1 by Pianeta Messina in Cat.2 — 20 Feb, 2017 Nove giorni, ma passeranno in fretta. Il 28 febbraio il preliminare di compravendita si trasformerà in un atto definitivo. E l’imprenditore Franco Proto, che da sabato sera è l’amministratore unico del Messina, si metterà in tasca il 100% delle quote societarie. Tutto, dunque, è già predisposto. E a scanso di equivoci o “sorpresine”, questo atto preliminare firmato davanti al notaio Arrigo è stato blindato con una clausola da 200mila euro. Cioè se uno dei due “attori” dovesse ripensarci, dovrà versare questa somma alla controparte. Una decisione condivisa, forse un eccesso di zelo, ma considerati i precedenti di una trattativa naufragata sempre sul più bello, la scelta di blindare il preliminare è azzeccata. Perchè con l’aria che tira e certi “avvoltoi” in giro, la trattativa andava messa subito in cassaforte. Una “partita a poker” interrotta più volte, negli ultimi sette mesi, per un motivo semplice. Da un lato la proposta di aquisizione, compresa la penultima trasmessa venerdì sera, era ritenuta troppo rigida verso la parte venditrice, ma in ogni caso non c’è mai stata unità d’intenti tra i quattro soci dell’Acr Messina di voler veramente cedere il testimone. E con questi presupposti, immaginare un accordo tra le parti era pura utopia. Ma veniamo al penultimo step, cioè venerdì sera, quando vengono trasmessi via mail a Stracuzzi e soci le copie del preliminare di compravendita: dieci pagine, con 12 articoli da rispettare punto per punto. E tra questi, qualcuno è stato subito ritenuto inaccettabile, soprattutto perchè Proto non era orientato a metter subito le mani sulle quote, semmai lo avrebbe fatto a Giugno. Nel frattempo, però, Stracuzzi, Oliveri, Gugliotta e Micali dovevano farsi da parte, cedere tutte le funzioni al futuro detentore delle quote, che però avrebbe avuto il diritto di ritirarsi a Giugno senza dover dare conto a nessuno. E in più, la fidejussione sottoscritta da Gugliotta, Gallina e Micali restava lì, fino al 31 ottobre 2017, senza nessun intervento a garanzia o una surroga da parte del gruppo Proto. Poi c’era la questione dei debiti, che sarebbero rimasti tutti cristallizzati e sul collo dei quattro soci. Su queste basi, ma soprattutto in vista di un passaggio di quote a giugno neanche scontato, l’ennesimo abboccamento stava naufragando. E sabato mattina, quando Gugliotta ha fatto presente che non c’erano le premesse per andare avanti nella trattativa, chiedendo invece a Proto l’acquisizione immediata delle quote societarie, per la prima volta l’imprenditore troinese ha preso il coraggio in mano, gettando il pallottoliere con un salto nel buio (debiti e fidejussione compresi) dettato dalla voglia di prendersi il Messina a tutti i costi. E la grande passione per il calcio, da poter mettere al servizio in una piazza importante come Messina, ha prevalso sulla lucida analisi imprenditoriale. Perchè una società di calcio, come dice lo stesso Proto, è un’azienda atipica. E serve quel pizzico di lucida follia che ti fa fare il grande passo. Buon lavoro presidente. PIANETA MESSINA Share