CARI TIFOSI “FACOLTOSI”, USCITE DALLA TANA

Anche un tifoso potrà sedersi al tavolo del Cda dell’Acr Messina. E’ la novità prevista dal “Messina Supporters Trust”, una sorta di azionarato popolare che in Italia ha pochi precedenti (Roma, Mantova, Arezzo, Verona) ma che all’esterno funziona bene, specie in Germania e Spagna. Il Messina, insomma, punta su un nuovo concetto di società di calcio, per risvegliare lo spirito di appartenenza che purtroppo alle nostre latitudini funziona solo se la tavola è già apparecchiata. Questione di mentalità. Quella che l’attuale società sta tentando di cambiare, inculcando un concetto semplice. E’ finito il tempo del lamento, ognuno dimostri di voler cambiare il vento in questa città. Anche nel calcio. Che non è solo un gioco, l’oppio dei popoli, ma un concetto d’impresa che ad alti livelli può regalare a Messina visibilità e indotto economico.

Quindi sotto a chi tocca, tra abbonamenti e adesioni al “Messina Supporters Trust”, istituito ieri nello studio del notaio Nunzio Arrigo. Si tratta di un’altra freccia nell’arco dell’Acr, con finalità no profit e che permette di raccogliere fondi e creare un patrimonio separato e vincolato al raggiungimento di alcuni obiettivi. E la grande novità sta nel fatto che chi acquista quote societarie potrà avere almeno un rappresentante del Messina Supporters Trust all’interno del Cda.

Ora solo il tempo dirà se e in che misura questo “salvadanaio” funzionerà. Sappiamo solo che a Messina di tifosi “facoltosi” ce ne sono tanti. Quelli che hanno messo piede allo stadio solo in Serie A. Ora, però, è giunto il loro momento. Cari tifosi facoltosi uscite dalla tana, perchè non è giusto che a mettere i soldi per il Messina, facendo sacrifici, siano i soliti “malati” e qualche dirigente che negli ultimi anni ci ha rimesso di tasca propria prendendosi pure le pernacchie. 

PIANETA MESSINA