Fine del casting. Oggi nasce il “nuovo” Messina 2 by Pianeta Messina in Cat.3 — 24 Lug, 2017 Una sorta di “casting”. O di “Primarie” se volete. Ma qui non si parla di soubrette o politicanti. Ma del futuro del calcio a Messina, città disgraziata con la pelota nell’ultimo decennio. Perchè dopo quell’asta fallimentare, che azzerò i debiti accumulati dalla gestione Franza (che a sua volta aveva azzerato quelli del compianto Aliotta) a succedersi alla guida del Messina ci sono stati presidenti e soci più o meno affidabili che alla fine hanno ingrossato, a turno, il “torrente” di un debito diventato devastante. E allora rieccoci, punto e accapo, stavolta con una differenza. Anzi un garante. Il Comune di Messina, che su input del sindaco Accorinti e dell’assessore allo Sport Pino, stila un bando e dice agli imprenditori con la voglia di fare calcio. Volete creare il “nuovo” Messina? Fateci vedere prima di tutto chi siete realmente, se avete le carte in regola per potervi permettere di fare calcio sul serio. E alla fine, dopo una decina di giorni di “casting”, eccoci arrivati al dunque. Oggi l’unica proposta avanzata, con referenze economiche piuttosto solide, è stata quella che fa riferimento al “re” delle auto Pietro Sciotto, imprenditore di Gualtieri Sicaminò, esponente di una famiglia d’imprenditori che negli anni ha creato un piccolo impero economico soprattutto in provincia. E non solo nel settore della vendita di automobili. Pietro Sciotto, grande appassionato di calcio (con alcune esperienze tra i dilettanti) ma soprattutto grande tifoso del Messina dai tempi della Serie A degli anni Sessanta, è una persona molto decisa e dalle idee chiare. Ma soprattutto passionale, con la giusta dose però di criterio imprenditoriale. Ciò che serve per capire subito che questo è il momento di osare. Niente giri di parole, pochi fronzoli e un messaggio chiaro. “Voglio riportare il Messina in alto, mi prendo la maggioranza. Chi vuole mi segua, altrimenti andrò avanti da solo”. Musica per le orecchie dei tifosi, specie di quelli poco convinti della tesi opposta. Quella della divisioni in almeno 5-6 quote societarie per costruire il nuovo Messina. Oggi, dunque, una sola manifestazione d’interesse, con tutte le referenze economiche e gestionali, accompagnate da un assegno di 200mila euro (tassa e affini per l’iscrizione in Serie D) è arrivata alla posta elettronica del Comune. La cordata di Barbera, invece, è evaporata. Lo step decisivo, probabilmente questo pomeriggio, sarà la valutazione dell’apposita commissione (della quale fa parte Salvatore De Francesco, dirigente del Dipartimento Sport) che valuterà se Sciotto meriterà l’incoronazione a nuovo patron del Messina del futuro. I tifosi sono in ansia e chiedono soprattutto concretezza nei fatti dopo diverse anni di promesse poi naufragate in cocenti delusioni, fino alla scomparsa del Messina dai radar professionistici. In questi giorni di “casting” si sono susseguite le dichiarazioni d’intenti, anche con qualche “salto” della quaglia all’ultimo istante. Così va la vita, anzi il calcio. Con un “dietro le quinte” niente male, con il solito stuolo di persone autocandidatesi o pronte a farsi sponsorizzare dall’amico o dal conoscente dell’amico dell’imprenditore che sta o stava concorrendo alla presidenza del Messina. Ma noi ci fidiamo di Pietro Sciotto, che in una breve chiacchierata telefonica ci ha detto: “Ascolto tutti, ma alla fine decido io, di testa mia”. PIANETA MESSINA Share