Venuto: “Servono almeno quattro innesti per essere completi” 0 by Pianeta Messina in Cat.2 — 12 Ago, 2017 Quella maglietta con su scritto “Acr Messina” lo inorgoglisce. Antonio Venuto, carico come una molla, si avvicina a noi al termine dell’allenamento sul sintetico di Rocca di Caprileone. Il timoniere del “nuovo” Messina è un buon oratore. Sprigiona tanta passione, ama il proprio lavoro. E se lo fa per il “suo” Messina la gioia è doppia. “Per me è una cosa straordinaria, sono estremamente felice. Quando ero ragazzino – ci racconta subito l’allenatore peloritano – seguivo le gesta di tanti calciatori che mi sono rimasti nel cuore. Mascella, Polizzo, Parolini, Onor. Ricordo con affetto mister Bruno Bolchi che faceva fare gli allenamenti a Villafranca nel campo della “Pirelli”. Io andavo spesso lì e mi sono innamorato della casacca giallorossa. Non avrei pensato mai che un giorno sarei diventato l’allenatore del Messina”. “Sono felice – aggiunge Venuto – ma allo stesso tempo so che si tratta di un impegno che ti dà una grande responsabilità. Messina è una piazza molto importante, quindi bisogna fare bene e risollevare le sorti calcistiche di questa città bistrattata sotto tutti i punti di vista”. – Un presidente tifoso e un allenatore con il sangue giallorosso. La coppia perfetta… “In questo momento dobbiamo mettere tanta passione, tanto di noi stessi. Il presidente Sciotto sta facendo un sacrificio economico. Io mi auguro di poter mettere in campo una squadra che abbia la capacità di soffrire, lottare, con la la voglia di buttare sangue e sudore per poter dare soddisfazioni ai nostri tifosi che sono certo ci staranno vicini”. – Quando vedremo il vero Messina? ” Per mia caratteristica mi sono sempre aggrappato al lavoro, sono almeno 12 ore al giorno pronto a sacrificarmi per trasmettere ai calciatori le mie idee. Solo con il lavoro serio si ottengono i risultati. Sappiamo che per ora è un momento di difficoltà per noi. Questa stagione è iniziata in ritardo, ma non per colpa nostra. Siamo intervenuti sul mercato cercando alcuni calciatori che però si erano già accasati, quindi abbiamo avuto delle difficoltà con ragazzi che comunque volevano venire da noi ma che nel frattempo avevano preso altri impegni”. – Diamo un primo voto alla campagna acquisti? “In questo momento darei un sette. Abbiamo fatto il massimo ingaggiando quei calciatori che potrebbero essere funzionali al nostro progetto di gioco. Alcuni erano liberi, li abbiamo cercati e sono arrivati. Altri, purtroppo, avevano preso impegni con altre società. Mi auguro che riusciremo ancora ad essere pronti e intervenire sul mercato per colmare quelle lacune che chiaramente ci sono. Il nostro è un cantiere aperto, la squadra è in una fase di costruzione. E’ come aver creato una impalcatura, uno scheletro di una casa, però ancora bisogna rifinirla, mettere le mattonelle, i mobili”. “L’impalcatura c’è, l’idea di gioco c’è – precisa Venuto – adesso bisogna completare questo mosaico, intervenendo in almeno quattro settori per essere al completo. E comunque, questo non vuol dire che noi stravinceremo il campionato, perchè ci sono squadre molto attrezzate. Io dico solo che dobbiamo lavorare seriamente, perchè solo a questo mi aggrappo. Dovremo darci una organizzazione di gioco, com’è successo nel mio passato, sudando la maglia. Quindi non voglio giocatori che vengono a Messina pensando che sia un salotto. Messina deve essere una bolgia infernale, dovremo essere bravi a mettere sotto qualsiasi avversario non solo attraverso il gioco ma con il giusto temperamento”. PIANETA MESSINA Share