RIZZO: “VENUTO MI HA TRADITO, MI HANNO TOLTO UN SOGNO” 3 by Pianeta Messina in Cat.1 — 16 Set, 2017 Premessa. Abbiamo raccolto il racconto di Leandro Rizzo, 24 anni, appena “tagliato” dall’organico del Messina, per un semplice motivo. Molti tifosi, ma anche cronisti che seguono le sorti del Messina, sono rimasti sorpresi della decisione adottata dalla società peloritana visto che Rizzo è stato tra i pochi a convincere durante il periodo del ritiro (diversi gol e belle prestazioni nelle amichevoli) non demeritando neanche nelle prime due uscite in campionato, nonostante la doppia sconfitta dei peloritani. Un racconto nel quale emerge la grande amarezza del giocatore che chiude la “chiacchierata” con una frase emblematica: “Mi hanno tolto il sogno di giocare a Messina”. Ovviamente siamo pronti a ospitare le eventuali repliche dell’allenatore Venuto, che Rizzo accusa di tradimento o del ds Ferrigno che ieri pomeriggio è stato il primo a comunicare al telefono a Rizzo di essere in uscita. Contattiamo ieri sera Leardo Rizzo che inizia subito il proprio racconto: “Prima di venire a Messina avevo altre richieste da società di serie D. Ma il mister e Matinella quest’estate hanno insistito tanto, dicendomi di venire a Messina. Altrove avrei guadagnato di più, ma una grande piazza come Messina non si può rifiutare. Sono arrivato, ho fatto tutto il ritiro, la firma è arrivata dopo un mese di lavoro e mi potevo infortunare senza poter firmare più. Sono stato sempre zitto, ho aspettato, pur di firmare con il Messina ho rischiato tanto. Il contratto arriva il giovedì prima della partita contro il Portici, ma mi son dovuto abbassare l’ingaggio ed è dovuto intervenire mister Venuto. Lui stesso mi ha detto che aveva comunicato alla società di essere pronto a dimettersi se non mi avessero fatto firmato per il Messina. Alla fine ho firmato, anche se per una cifra assurda, addirittura meno di ciò che prendevo a Milazzo, ma è stata una decisione mia perchè volevo giocare in questa piazza importante”. Inizia l’avventura di Rizzo in campionato. E nonostante la doppia sconfitta (a Mugnano contro il Portici e nel match interno con la Nocerina) Rizzo è tra i pochi a non aver demeritato. E le pagelle sulla Gds lo confermano, con un 6 tondo in entrambe le gare. Nella partita contro i campani, per la cronaca, Rizzo subentra nella ripresa e sfiora il gol. Gioia negata da un ottimo intervento di Gomis. Leandro Rizzo, prima dell’avvento del ds Ferrigno, parla con il tecnico Venuto per capire quali erano le prospettive per lui nel Messina, visto che si vociferava di nuovi arrivi. “Ho chiesto al mister quale era la mia situazione, perchè se dovevo giocare poco preferivo andare via. Lui mi risponde così: Leandro non ti devi permettere di andare via, ero pronto a dimettermi se non ti facevano firmare e quindi ora non mi puoi tradire. Io ti dico di rimanere, devi rimanere. Gli ho risposto che quelle parole mi facevano piacere, aggiungendo che sarei rimasto”. Il calciatore spiega che le rassicurazioni chieste non erano legate al mancato impiego dall’avvio nella gara contro la Nocerina.”No, assolutamente, ho voluto parlare solo perchè da qualche giorno si parlava di nuovi arrivi e quindi ho chiesto al mister com’era la situazione solo per un fatto personale”. Rizzo, a questo punto, ricostruisce quanto successo ieri. “Il direttore Ferrigno, a sei ore dalla chiusura dl calciomercato, mi telefona intorno alle 13 comunicandomi che ero in uscita. Una telefonata che non mi aspettavo. Chiamo il mister, gli racconto della telefonata del direttore e Venuto cerca di tranquillizzarmi, dicendomi che avrebbe parlato a Ferrigno e che io da Messina non mi sarei mosso. Oggi pomeriggio (ieri per chi legge, ndr) vado al campo, parlo con il mister e gli chiedo com’era la situazione. Lui mi risponde così: non ti preoccupare, tu rimani qui, ora parliamo con il direttore. Neanche a farlo apposta, entra il direttore Ferrigno nello spogliatoio. Da quel momento il mister cambia atteggiamento. Appena parla il direttore, lui gli dà sempre ragione. Ferrigno dice di dover portare elementi per l’attacco e di aver trovato in me la pedina che doveva andare via. Precisando di avere rivisto le partite di campionato e gli allenamenti e di aver deciso che ero io in uscita. E il mister che fa? Dà ragione al direttore. Dico al mister, ma che sta dicendo? Lui mi risponde che il direttore ha anche le sue ragioni. Venuto quindi mi ha tradito. In faccia mi ha tradito. E ricordo che quando ho firmato per il Messina a quella cifra così bassa l’ho fatto per Venuto. E visto che mi aveva detto che si sarebbe dimesso se mi avessero mandato via, ora il mister doveva dimettersi. Ma non l’ha fatto”. “Mi hanno tolto il sogno di giocare a Messina – aggiunge con un nodo in gola – con tutti i tagli che dovevano fare l’unico taglio sono stato io. Ce l’ho con tutti tranne che con i miei compagni di squadra. Per me sono come dei fratelli, meritano il meglio per le persone che sono. Sono delle persone eccezionali i miei compagni. Volevano parlare con il direttore, ma io li ho fermati. Ringrazio per l’affetto tutti i tifosi che mi hanno scritto, dicendomi di non aver capito la decisione della società di cedermi. Dico a loro che darei la vita per giocare nel Messina, spero un giorno di ritornare, ma con altre persone al comando della società”. PIANETA MESSINA Share