Altra umiliazione, ora pensate a salvarvi. Tifosi imbufaliti

Al peggio non c’è mai fine. Il punto più basso del calcio a Messina è stato toccato questo pomeriggio. Peloritani sconfitti anche dall’ultima in classifica, il Roccella, che ora scavalca il Messina inchiodato a due soli punti dopo sette giornate. A fare peggio solo l’Isola Capo Rizzuto che di punti ne ha uno. E a fine match tifosi peloritani imbufaliti.

Messina non pervenuto nei primi 45 minuti. A parte due soli “squilli” firmati Cocuzza e Lavrendi ad inizio e fine primo tempo. Nel mezzo il gol del Roccella che arriva al 16′ con un’incornata di Chiochia indisturbato in area, sugli sviluppi di una punizione. Nulla da fare per il portiere Gagliardini, tra i pali al posto dell’infortunato Prisco. Altra novità nella retroguardia peloritana l’assenza di Colombini, relegato in panchina dal nuovo tecnico Modica. Al suo posto Tricamo. Altra scelta l’inserimento dall’avvio del trequartista Bonadio al posto dell’ivoriano Dezai.

Primo tempo, dunque, da dimenticare. Messina lento, prevedibile, a tratti con un possesso palla sterile e Roccella che sfiora il raddoppio in almeno due occasioni con il ghanese Yeboah. Bravo Gagliardini, a metà primo tempo, ad evitare la nuova capitolazione. Forcing finale del Messina con tentativi confusi e l’arcinota mancanza di un avvoltoio da area di rigore che le metta dentro.

Secondo tempo peggio del primo. Il Messina non c’è, anzi il Roccella sfiora il raddoppio. Prima con il solito Yeboah, poi con Malerba che solo davanti a Gagliardini si divora il gol. Neanche i cambi operati da Modica (dentro Mascari, Scopelliti e Maiorano) cambiano l’inerzia della partita. Messina sonnolento, nonostante l’incitamento dei tifosi peloritani giunti a Roccella. Nel finale Modica getta nella mischia anche l’attaccante Dezai al posto di Cocuzza e Manetta per Tricamo. Ma non cambia nulla. Ora è buio totale. Lo “scossone” con il cambio in panchina non è arrivato. Ora è meglio pensare a salvarsi.

PIANETA MESSINA