I “giochi di prestigio” del fischietto Galipò. E la vittoria sparisce 0 by Pianeta Messina in Cat.2 — 13 Nov, 2017 Simone Galipò, 28 anni. Secondo anno in serie D. Un arbitraggio, il suo, che ha seriamente condizionato il risultato finale. A scapito del Messina. Due gli errori gravi commessi dal “fischietto” della sezione di Firenze che ha in pratica travisato la realtà degli episodi chiave. Minuto 68. Il difensore peloritano Bruno duella in corsa con Tedesco nella trequarti peloritana. Il giocatore campano, all’improvviso, cade a terra senza essere stato neanche sfiorato da Bruno. Le immagini diffuse parlano chiaro. Eppure il sig, Galipò fischia il fallo ai danni di Bruno, estraendo addirittura il secondo “giallo” al difensore peloritano che viene espulso. E al danno si aggiunge la beffa per il Messina, visto che dalla susseguente punizione inesistente arriva il gol del pareggio dell’Ercolanese. Il secondo episodio, ancora più grave, che inchioda il “fischietto” Galipò, arriva intorno al 85′. Rosafio, autentico incubo per la difesa granata, s’incunea in area e con un balzo felino dribbla anche il portiere Mascolo che lo stende travolgendolo con il corpo. Rigore sacrosanto, ma l’arbitro non indica il dischetto ma s’inventa un calcio d’angolo inesistente tra l’incredulità di Rosafio, dei compagni e dell’intera panchina. La faccia di Modica (nella foto La Macchia) è tutto un programma. A farne le spese, per le feroci proteste, è Bucca. L’arbitro gli sventola il cartellino rosso. Un record per il difensore che era in panchina. Espulso senza neanche giocare. Ora, augurandoci di non incrociare più il sig. Galipò (che aveva diretto Acireale-Roccella 3-1 e Isola Capo Rizzuto-Paceco 2-0) è arrivato il momento che la società peloritana faccia la voce grossa nelle sedi competenti per non ritrovarsi altri Galipò in mezzo alle scatole. PIANETA MESSINA Share