31 DICEMBRE. TEMPO SCADUTO PER GLI ABBONATI BEFFATI DUE VOLTE 9 by Pianeta Messina in Cat.1 — 31 Dic, 2017 Sono trascorsi cinque mesi dalla “morte” del Messina targato Proto. Una fine ingloriosa, con lo strascico degli abbonati presi in giro (poi rimborsati, triste consolazione) e di quelli (una cinquantina) che i soldi non li hanno mai rivisti. E uno di questi, Aldo De Tommaso, ci ha invato una lettera che di seguito pubblichiamo. Per non dimenticare. “31 Dicembre 2017: il countdown è finito, il dato è tratto. Proto e Co. hanno quindi definitivamente sottoscritto e messo la firma sulla beffa perpetrata nella pur breve gestione che ha visto il Messina salvarsi sul campo ma perdere in ogni altra sede, calcistica e non. Non gli è bastato prendere in giro i calciatori e le loro famiglie, promettendo il pagamento degli stipendi arretrati all’indomani della salvezza, non è bastato non pagare le somme vantate dai creditori, che addirittura si sono accresciute, non è bastato illudere i tifosi dopo la salvezza dicendo che gli atti per l’iscrizione al prossimo campionato erano una pura formalità, ha voluto colpire la risorsa principale che una società calcistica possiede: gli abbonati. Il sig. Proto, fatto più unico che raro in 124 anni di storia calcistica italiana, dopo le ben note vicende dell’estate scorsa non ha restituito una parte dei soldi versati a titolo di anticipo dagli abbonati, si noti bene a titolo di anticipo, perchè l’ACR Messina non era iscritta ad alcun campionato calcistico. Proprio qui sta il colpo d’ingegno di Proto e Co., indire con larghissimo anticipo rispetto alle altre società calcistiche una campagna abbonamenti, che avrebbe previsto l’improvvisa riapertura dello stadio Celeste al pubblico, senza avere neanche adempiuto a solo una delle decine di prescrizioni previste per ottenerne l’agibilità e ciliegina sulla torta fornito una serie di servizi collegati (sky box, ristoranti, etc.) che neanche le squadre di Serie A dispongono: pura illusione! Ma questo “coupe de teatre”, avrebbe avuto l’effetto di risvegliare l’interesse sopito dei tifosi delusi e consentire cospicui incassi derivanti dagli abbonamenti. Fate attenzione, è proprio questo il nocciolo della questione, questa marea di denaro (si parla di circa 1.300 tessere acquistate) doveva essere blindata dal sig. Proto dalle azioni esecutive dei tantissimi creditori (pignoramenti), in quanto non erano soldi loro, ma versati a titolo di anticipo dai tifosi, perché badate bene hanno venduto un servizio (la visione del campionato di calcio di serie C) che NON POSSEDEVANO! Invece, “ingenuamente”, non hanno trovato di meglio che versarli sui c/c della società mischiandoli ai pochi soldi che c’erano nelle casse e facendoli pignorare dai creditori, prima che provvedessero a restituirli totalmente ai legittimi proprietari (gli abbonati). Ho esordito in questa lettera parlando del 31 Dicembre, perchè questa data era il termine ultimo entro il quale il sig. Proto, aveva promesso con mail del 29 Agosto scorso indirizzate agli abbonati non rimborsati, che avrebbe restituito quanto dovuto, non dimenticando di aggiungere che era probabile il rimborso anche prima di questa data. Oggi capisco che quella mail fu l’ultima beffa perpetrata ai danni dei tifosi messinesi: dilatare nel tempo le false promesse, allo scopo di scemare lo sdegno e decantare l’attenzione mediatica sulla vicenda. Ma i tifosi messinesi non dimenticano ed io per primo non posso assolutamente dimenticare, pensando soprattutto a quei padri di famiglia che non arrivano a fine mese e si sono indebitati per comprare dal sig. Proto questo “pezzo di carta” che oggi non vale nulla!”. Aldo De Tommaso Share