MODICA-SCIOTTO, SCATTA L’ORA X
3Lunedì. Sarà il giorno del dentro o fuori. Modica scioglierà l’ultima riserva. Perchè c’è l’ultimo tassello da sistemare dopo la cena “riparatrice” di venerdì sera a Giammoro tra lui e il presidente. Cena, è bene dirlo, che ha riavvicinato parecchio il tecnico e Sciotto. Breve riassunto per spiegare ai tifosi come siano andate realmente le cose nelle ultime 48 ore. Giovedì sera Sciotto telefona al tecnico peloritano, con tre giorni di ritardo rispetto alla promessa fatta dopo il precedente incontro. Modica, si sa, è corteggiato da alcune società di Serie C. Che nel frattempo, in quei giorni di “silenzio” del presidente Sciotto, si sarebbero rifatte sotto per strappare Modica al Messina. Così, in quella telefonata di giovedì sera, il presidente ha dovuto fare i conti con un Modica un po’ “freddino”. Conseguenza, è bene dirlo, dell’ennesima perdita di tempo del presidente.
Sta di fatto che la telefonata finisce un po’ in aria. Così il presidente, la stessa sera, rilascia alcune dichiarazioni, minacciando anche un proprio disimpegno se Modica non accetterà di allenare ancora il Messina. E il tecnico peloritano, per dimostrare al presidente e ai tifosi di non volere fuggire o tradire la piazza, venerdì mattina telefona da Mazzara del Vallo al presidente, chiedendo a Sciotto d’incontrarlo per spiegargli di persona, ancora una volta, la prima cosa da fare per non farlo cedere alle lusinghe di altre società. I due si vedono, l’incontro è proficuo. E almeno a parole il presidente Sciotto si mostra intenzionato a soddisfare la legittima richiesta del tecnico.
E qui non ci riferiamo all’ingaggio ritoccato, ma alla conferma di quattro-cinque elementi di spicco della passata stagione, più l’innesto di alcuni giocatori di spessore per alzare l’asticella e puntare a vincere il prossimo campionato di Serie D. Questo il nodo centrale. Modica è intenzionato a restare solo se non si smembrerà lo “zoccolo duro” che grazie al marchio di fabbrica di Modica e del suo staff, ha confezionato una buona rimonta dall’ultimo posto al sesto gradino.
Ma per trattenere alcuni “pezzi” importanti dell’organico, il presidente dovrà essere persuasivo con un progetto vincente. Ecco, dunque, che lunedì diventa lo spartiacque. Il presidente ha promesso che sistemerà tutto prima di avviare ogni trattativa con i calciatori da confermare nella prossima stagione. Modica aspetta fiducioso, il Messina gli è entrato nel cuore. Ma se dovesse andare via, è chiaro, la colpa non sarà sua.
PIANETA MESSINA
Pare che ogni scusa sia buona per lasciare tutto e scappare via.
Comprendo il sacrificio fatto da un uomo (da solo, giusto ricordarlo) che ha permesso ancora una volta agli appassionati di parlare di calcio giocato, però se non si ha proprio la voglia di buttare via i soldi non ha senso continuare.
Penso che sarebbe corretto da parte di qualcuno affiancare il patron Sciotto al fine di condividere un progetto di rilancio serio e ambizioso che la città merita. Non è possibile dopo 10 anni dal declassamento dalla B alla D parlare ancora delle stesse identiche cose.
Modica o non Modica questo continuo voler ”andare via” suona come l’ennesimo campanello di allarme. E per come sono andate le cose in questi ultimi 10 anni ci si aspetta l’ennesima estate infuocata.
Carissimo Presidente Sciotto, per amore del mio Messina ti invito a provare una raccolta fondi per iscrivere il MessinA in serie C. Se poi non accettano l’iscrizione i soldi possono servire a fare una squadra per un grande futuro. Per piacere fallo per il bene di tutti i messinesi sparsi per l’Italia. Vogliamo tutti il Messina in una categoria consone alla nostra storia. Basta essere umiliati, solo per essere di Messina. Vogliamo un riscatto sociale e morale anche attraverso il mondo del calcio. Chi è d’accordo risponda al mio messaggio
A me sa tanto di pagliacciata. Sciotto e Modica giocano a ping pong e intanto il tempo passa e restano solo chiacchiere e tabacchiere di legno…questa è Messina..ogni speranza di rinascita è una mera illusione !!