All’inferno e ritorno. “Manita” del Messina, Turris ribaltata 1 by Pianeta Messina in Cat.5 — 10 Feb, 2019 Una “manita” che schianta la Turris e scaccia l’incubo di un ennesima disfatta. Sotto gli occhi del sindaco De Luca, per la prima volta allo stadio, il Messina tarantolato dopo il doppio svantaggio, nella ripresa rigira come un calzino i campani e stravince una partita pazzesca. Finisce con la festa sotto la Curva Sud, con i pochi coraggiosi tifosi giunti allo stadio che però non hanno risparmiato al presidente Sciotto, nonostante la grande vittoria, cori non certo benevoli. Il Messina parte con il piede sull’acceleratore. Primo minuto e Cocimano imbuca per Arcidiacono, tocco sotto dell’esterno giallorosso che termina di un soffio a lato. Da qui in poi la Turris prende in mano il pallino del gioco. Possesso palla da parte dei campani, ma il Messina è ordinato e non concede nulla. Al 20′, però, ecco l’ennesimo svarione difensivo della stagione da parte dei peloritani. Errore in disimpegno di Ba, Guarracino recupera il pallone e serve Vacca. Diagonale mortifero del calciatore campano che trafigge Laurencon. Il Messina va nel pallone e non riesce a reagire. Al 28′ Janse sgambetta in area Celiento. L’arbitro non ha dubbi ed indica il dischetto. Alla battuta va Aliperto che raddoppia. I peloritani sono storditi dal doppio vantaggio avversario. Ma al 35′ il Messina va a un passo dal gol. Punizione chirurgica di Catalano che si stampa sul palo. Sulla ribattuta c’è poi la conclusione di Ferrante che finisce sul braccio di un calciatore avversario. L’arbitro non concede il rigore fischiando il classico fallo di… confusione. Termina così la prima frazione. Turris concreta e Messina poco fortunato. Nella ripresa Biagioni prova a dare una scossa ai suoi. Entra in campo l’attaccante Marzullo al posto di Janse. Il Messina entra in campo con un piglio diverso, catapultandosi subito in avanti. Al 55′ traiettoria perfetta di Catalano su calcio di punizione che non lascia scampo a Casolare. Tutto il potere di un gol, da qui in poi cambia il “film” della partita. I peloritani continuano a pigiare il piede sull’acceleratore conquistando un calcio d’angolo. Al 57′, sugli sviluppi dello stesso corner, Traditi salta più in alto di tutti regalando il pareggio al Messina. Al 64′ lancio in profondità per Arcidiacono, che “sguizza” alle spalle della difesa e conclude con il piede “nobile”. Palla che termina fuori di una spanna. Tre minuti dopo, i peloritani vanno a un soffio dal vantaggio. Arcidiacono conclude con uno scavetto, ma Casolare mette i polpastrelli tenendo a galla i suoi. I peloritani sono tarantolati e la Turris sente l’odore della paura. La grande verve offensiva del Messina viene premiata al 68′. Catalano, sugli sviluppi di un calcio di punizione, serve una palla divina per Ferrante che cala il tris. I peloritani non si accontentano e continuano a spingere. Quattro minuti dopo il gol di Ferrante, veste ancora i panni del protagonista Catalano. Passaggio poetico per Marzullo che “nasconde” il pallone e lo fa ritrovare alle spalle del portiere. Il Messina si mette in tasca la vittoria e il presidente Sciotto scende in campo, seguendo gli ultimi minuti del match vicino al tecnico Biagioni. Giusto il tempo per gioire ancora, con la cinquina al 95′ “firmata” da Arcidiacono. Turris annichilita e in dieci per l’espulsione di Celiento. PIANETA MESSINA Fotoservizio Nino La Macchia Share