Harakiri Messina, salvezza appesa a un filo 0 by Pianeta Messina in Cat.2 — 28 Apr, 2019 E’ successo quello che nessuno avrebbe voluto. Il Messina capitola in casa nello scontro diretto per la salvezza. Apre il match Ficarrotta, i peloritani reagiscono ma mancano di precisione nei momenti decisivi. Raddoppia l’ex Gambino, i peloritani riaccendono le speranze con il gol di Cocimano. Ma non basta. Discorso salvezza rinviato all’ultima giornata. Sancataldese impegnata in casa contro il già retrocesso Igea Virtus. Il Messina, invece, dovrà vincere nella “tana” del Rotonda, che con la sconfitta subita a Bari è matematicamente retrocesso. Tutto rinviato, dunque, agli ultimi 90 minuti al cardiopalmo. In una stagione tribolata, che speriamo non nasconda altri scherzi. La partita inizia con un quarto d’ora di ritardo per difficoltà logistiche nell’arrivo della Sancataldese. Si gioca davanti a circa 600 spettatori. Con l’occhio interessato dell’ex allenatore giallorosso Lucarelli (suo figlio gioca nella Sancataldese). Il Messina parte con un buon piglio. Con il solito Arcidiacono che prova a pungere la difesa avversaria. Al 7′ gli ospiti si affacciano in area avversaria, ma Ficarrotta non inquadra lo specchio. Dieci minuti dopo il Messina va vicino al vantaggio. Arcidiacono “accarezza” la sfera e serve un “cioccolatino” per Cocimano. Il tiro del trequartista giallorosso, però, termina alto sulla trasversale. Al 27′ cambia il film della partita. Ficarrotta viene servito in corridoio, l’attaccante ospite mette a sedere Laurencon e deposita in rete. Il Messina non si scoraggia e riprende in mano il pallino del gioco. Al 33′ tacco geniale di Amadio che smarca Catalano, tiro deviato che termina in “bocca” a Franza. Quattro minuti dopo i peloritani vanno a un soffio dal pareggio. Colpo di testa di Traditi, ma è miracoloso il riflesso di Franza che con i piedi respinge. Termina così il primo tempo, Messina punito oltre i propri demeriti. Cinica, invece, la Sancataldese a sfruttare l’unica occasione a disposizione. Nella ripresa il Messina si catapulta subito in avanti, alla ricerca del pareggio che vorrebbe dire salvezza. Al 48′ tiro di Tedesco respinto, sulla sfera si avventa Catalano che non inquadra la porta. Al 55′ si fa viva anche la Sancataldese. Tiro improvviso di Ficarrotta, ma è attento Laurencon a respingere. Sul ribaltamento di fronte Amadio “sgomma” sulla corsia, cross tagliato in mezzo ma Catalano non riesce a battere a rete. Infantino decide di inserire forze fresche. Dentro Marzullo e Ba al posto di Zappalà e Tedesco. Al 68′ Cocimano si mette in proprio, ottima incursione del trequartista peloritano che viene però fermato sul più bello. Il Messina si sbilancia e lascia inevitabilmente spazio alle ripartenze avversarie. Al 70′ Gambino lancia in campo aperto Ficarrotta, ma Ferrante da ultimo baluardo salva tutto. Poco dopo “frittata” in fase di impostazione della difesa peloritana. Gli ospiti rinconquistano la sfera e concludono. E’ provvidenziale Laurencon a metterci i guantoni. Al 79′ gli ospiti trovano il raddoppio con Gambino, bravo a ribadire in rete dopo la punizione di Sessa. Quattro minuti dopo Cocimano riapre la “fiammella” della speranza insaccando con un colpo di testa. L’arbitro concede cinque minuti di recupero. Trecento secondi di speranza per i peloritani. Per riacciuffare il pareggio e chiudere il discorso salvezza. L’occasione arriva al 94′ con il tiro di Dascoli che dall’area piccola non inquadra clamorosamente lo specchio. Finale di gara convulso nel quale viene espulso anche Ferrante. Termina così la partita. Sconfitta pesantissima per il Messina, discorso salvezza rinviato all’ultima giornata. Ma.Pe. Fotoservizio Nino La Macchia Share