VENUTO: “COSI’ HO FERMATO IL PALERMO” 0 by Pianeta Messina in Cat.1 — 18 Nov, 2019 Ha fermato il Palermo. Impresa “firmata” Antonio Venuto, ex tecnico peloritano e tifoso del Messina. Sapeva come bloccare i rosanero e ce lo spiega. “Il Palermo affronta le partite in maniera diversa in trasferta rispetto agli impegni casalinghi. Alla Favorita la superiorità tecnica della squadra si evidenzia. Campo grande, tanti tifosi allo stadio, qualità dell’organco non indifferente. In trasferta, pur vincendo tutte le partite prima di Palmi, aveva comunque sofferto”. – L’avevi studiato bene il Palermo? “Sì, l’avevo visto alcune volte in trasferta, soffriva i campi piccoli, meno spazi hanno a disposizione e più in difficoltà vanno. Abbiamo bloccato il Palermo, io temevo molto il lavoro che fanno sulle fasce dove si muovono non solo gli esterni d’attacco, ma anche gli esterni difensivi. Ho cercato di bloccare le corsie esterne rosanero, poi nella zona interna del campo le dimensoni ridotte del Lo Presti ci hanno favorito nel raddoppio delle marcature”. – Come affronteresti i rosanero a Palermo? “E’ molto difficile, perchè se hanno spazio ti possono fare gol in qualsiasi momento. Quindi serve un pressing alto per accorciare il campo e limitargli gli spazi. A Palermo gli mancheranno domenica Crivello che si è fatto male e Lancini che era diffidato, sono entrambi centrali difensivi. Palermo e Messina si affronteranno con stati d’animo opposti. Loro nelle ultime due partite hanno fatto solo un punto, il Messina due vittorie consecutive, quindi il morale dei giallorossi è più alto, però i giocatori del Palermo hanno qualità ed esperienza per dimenticare questi due risultati. Sarà una bella partita, fare un pronostico è difficile”. – Per il primo posto il discorso resta sempre chiuso? “Per ora sì. Il Palermo resta la favorita, ma non è una squadra imbattibile. Il nostro pareggio fa più clamore a livello mediatico, perchè l’ultima in classifica impedisce alla capolista di vincere ancora in trasferta, ma sapevo di poter bloccare il Palermo. Preparo le partite in base all’avversario, riesco sempre a dare battaglia, è chiaro che il Palermo non avrebe trovato il tappeto rosso in campo. Gli abbiamo limitato le giocate, hanno avuto solo nel finale una buona occasione con Rizzo, per il resto non gli abbiamo concesso granchè”. – Come nasce la scelta della Palmese? “Ho accettato di guidare la Palmese perchè sono un combattente nato, non mi arrendo mai. Ho voluto ricominciare in una piazza molto passionale come Palmi, resto ovviamente un tifoso del Messina. Ora ho voglia di fare bene, salvare la Palmese, poi si vedrà. Sono un allenatore meticoloso, che ci mette tanto lavoro e passione. Per ora prestato alla Serie D, dove ci sono anche altri bravi allenatori tra cui Karel Zeman che merita la mia stima”. PIANETA MESSINA Share