Messina sprecone ma vincente, Nola al tappeto

Tre punti sacrosanti e bel balzo in avanti. Il Messina ora a un solo punto dalla zona playoff. Battere il Nola non è stato complicato, ma il Messina farebbe bene  a chiuderle certe partite. Perché se l’arbitro assegna otto minuti  di recupero, poi rischi d’innervosirti e subire la beffa. Per fortuna, invece,  i campani non hanno sfruttato l’esagerato extra time concesso e il Messina torna al successo (il terzo con la gestione Zeman) dopo la sconfitta nel derby di Palermo. Decide un bel gol di Cristiani al 15′, ma il risultato striminzito non dà il giusto merito ai peloritani che hanno sprecato tanto. Intanto il palo timbrato in avvio da Orlando, poi la ghiotta occasione per il raddoppio capitata sui piedi di Coralli e dello stesso Crucitti. E per finire l’occasione  sui piedi di Orlando che spara alle stelle da ottima posizione. Insomma un Messina quadrato, che dietro non rischia praticamente nulla e capace di creare azioni nitide senza però tradurle in gol. Nella ripresa lo spartito non cambia. Nola che evapora dalla trequarti in su, Messina sornione che “corre” bene, capace d’improvvise fiammate che mettono in ambasce la retroguardia campana. Come con Coralli dopo una punizione di Sampietro e il gol fantasma su traversone di Crucitti. Il difensore Guarro e il portiere Capasso fanno la frittata e la palla forse non entra per un’unghia. Nel finale Zeman getta nella mischia  due attaccanti freschi. Esposito al posto di Coralli e Manfrè Cataldi (ultimo acquisto) subentrato all’infortunato Orlando. L’ex attaccante dell’Acireale si divora due gol, ma ci può stare. Alla fine il Nola tenta l’arrembaggio, ma una vera parata Avella non deve compierla. Vittoria meritata, ma certe partite è meglio metterle in ghiaccio. Non si sa mai.

PIANETA MESSINA

Fotoservizio Nino La Macchia