MESSINA, NUOVO ANNO PER SVOLTARE. E UN CHIODO FISSO

Il “nuovo” Messina e il nuovo anno. Nel “menu” del 2020 il primo piatto sarà il Troina, da prendere con le pinze se si vuole iniziare il nuovo decennio con il botto. L’obiettivo ormai dichiarato, si sa, è un buon piazzamento nella griglia play off. Sperando poi in un “incantesimo”. Perché restare nella polvere della D,  francamente, ha scocciato tutti. Allora battere il Troina, con o senza bel gioco, è l’unica cosa che conta. Per sperare di assestarsi nei piani alti, dando però continuità nei risultati anche in trasferta (finora con Zeman una sola vittoria e tre sconfitte di fila) visto che al “Franco Scoglio” (sempre con il nuovo tecnico) l’andazzo è ottimale. Il Messina, finora, è stato discontinuo. Troppo “leggero” in avanti, sbadato in difesa. Il nuovo tecnico ha inculcato la cultura del lavoro, del gruppo, un concetto di squadra che tampona certe falle nei reparti, ti fa vincere una partita “sporca” se fai meno cazzate possibili. Fin qui può arrivare Zeman, per il resto serve un po’ di qualità in più. Soprattutto in difesa, perché questa è una squadra che il golletto lo fa quasi sempre. Il mercato di riparazione deve ancora dirci se il Messina farà il salto di qualità, perché prima di fare voli pindarici occorre guardare in faccia la realtà. Partita dopo partita, dunque, per capire sul serio dove può e vuole arrivare questo Messina 2020. Al resto, poi, dovrà pensarci la società. Perché come recita un coro ogni tanto rispolverato in Curva, “vogliamo andare via da questa m… di categoria”.

PIANETA MESSINA