Messina, scivolone nel fango. Non basta Aliperta
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Più che una partita di calcio è stata una lotta nel fango. Il Messina rimane impantanato a Rende e torna a casa con le pive nel sacco. Primi 50 minuti da incubo per i peloritani. Che si trovano sotto di tre gol e di un uomo in meno. Ma i peloritani si scuotono e vengono spinti dalla doppietta di Aliperta. Una partita nata male, che il Messina ha fatto di tutto per recuperare. Ma l’atteggiamento sbagliato, le condizioni del campo e la sfortuna hanno fatto maturare un risultato inaspettato.

Il Messina parte forte. Al 3′ Quintiero salva il risultato sull’inzuccata di Foggia. Insistono poco dopo i peloritani con la conclusione di Arcidiacono è bloccata dal portiere. Al quarto d’ora, alla prima azione il Rende passa in vantaggio. Gozzerini supera Lai e deposita in rete. I peloritani non si abbattono e continuano ad attaccare. Cretella si mette in proprio, ma la sua conclusione viene respinta. Alla mezzora il Messina trova il pareggio con Vacca, ma l’arbitro ferma tutto per fuorigioco. Al 43′ il Rende si lancia in contropiede con Gozzerini. Il calciatore calabrese viene steso da Cristiani. L’arbitro non ha dubbi ed espelle il centrocampista peloritano per fallo da ultimo uomo. Oltre il danno anche la beffa. Sugli sviluppi del calcio di punizione respinge la barriera, la sfera arriva nei piedi di Garritano che trafigge Lai. Primo tempo da incubo per i peloritani.

Nella ripresa Novelli prova a dare una scossa ai suoi. In campo Manfrellotti per Arcidiacono. Ma l’inizio della seconda frazione è da horror. Al 50′ Perchichi cala il tris con una conclusione che non lascia scampo a Lai. Per il Messina sembra il colpo del ko. Ma la squadra di Novelli non ci sta e continua ad attaccare. Al 55′ pezzo di bravura di Aliperta che dalla distanza timbra il cartellino. Il centrocampista peloritano prende sulle spalle la squadra. Poco dopo trova la doppietta personale direttamente su calcio di punizione. Aliperta è famelico e al 65′ solo una grande respinta di Quintiero gli nega la tripletta. Sulla ribattuta c’è un contatto molto sospetto in area. Ma l’arbitro lascia proseguire tra le veementi proteste peloritane.

Gli uomini di Novelli continuano a tenere in mano il pallino del gioco. Provandoci con le ultime energie rimaste su un terreno di gioco che è un vero e proprio pantano. Al 76′, sugli sviluppi di un corner, Lo Masto spizza per Foggia. L’attaccante peloritano da due passi si vede respingere la conclusione da Quintiero. Ma un bomber come Foggia da lì poteva fare di più. Al 84′ il Messina resta in nove uomini. Espulso Lo Masto per somma di ammonizioni dopo un presunto pestone a Palma. Direttore di gara molto fiscale in questa situazione. Novelli tenta la mossa della disperazione. Messina ancora più offensivo con l’ingresso di Bollino al posto di Vacca. Al 90′ Sabatino scodella, torsione di Foggia che non riesce a inquadrare lo specchio, ma girarla era davvero complesso. Nel recupero il Messina dà vita a attacchi confusi che fanno il solletico alla difesa del Rende. Il triplice fischio dell’arbitro sancisce la disfatta.

D’accordo per il terreno di gioco, d’accordo per l’arbitro (mediocre come il 99% degli arbitri) ma voglio far notare una cosa: Il Rende, che era fanalino di coda, ha segnato 3 reti alla prima in classifica. Quando il Messina, la squadra attualmente prima in classifica, ha segnato 3 reti in questa stagione?
Ma soprattutto cosa c’è di diverso tra un Messina che prende 3 reti dal Rende, segnandone 2 dopo i soliti errori in fase realizzativa, e altre squadre di medio-bassa classifica che in questo campo di patate hanno pure realizzato 4 reti?
Anche il Marina di Ragusa ha segnato 3 reti in una partita, e tra l’altro sul campo del Santa Maria Cilento dove il Messina è riuscita nell’impresa di limitarsi ad una sola marcatura allo scadere.
Capite che con un solo marcatore (Foggia) non si vince questo campionato? Serve gente che riesce a segnare e che contribuisce allo score, uno alla Corona che ti segna in qualunque modo, perchè situazioni come quella di Rende succederanno ancora.
Bisogna mettere in conto che gli errori arbitrali a sfavore ci saranno sempre e bisogna essere anche più bravi a gestire simili situazioni. Volete sapere come? Cercando di riuscire a segnare capitalizzando al meglio ogni occasione, anche al costo di entrare dentro la porta con la palla.
P.S. la difesa comunque è stata imbarazzante.