Peccato di presunzione, Messina castigato

Una partita buttata via. Con la presunzione di averla già vinta. Un pareggio che ha il retrogusto di una sconfitta. Buttare la croce solo sul portiere Lai, per la papera del 2-3, sarebbe esercizio facile, ma è ovvio che quel gol ha rinvigorito un Marina di Ragusa che a metà ripresa sembrava spacciato. Messina che schioda subito il risultato con Arcidiacono che insacca al termine di un’azione magistrale. Sono trascorsi appena sei minuti e ne bastano altri undici per registrare il raddoppio peloritano.

Questa volta è Sabatino e mettere la firma con un’inzuccata su assist di Giofrè. Partita che sembra già incalanata, Messina che sfiora il terzo gol con Foggia, ma il Marina di Ragusa rientra in partita al 36′ su calcio di rigore realizzato da Mannoni. Penalty concesso per fallo di Cretella su La Vardera.

Il Messina reagisce subito e dopo tre minuti trova il terzo gol con Arcidiacono che firma la doppietta su assist di Cristiani. Sembra fatta. Ma nella ripresa succede il patatrac. E’ il minuto 62′, quando il portiere Lai fa una paperona sulla punizione gestibile di Mannoni.

I ragusani prendono coraggio, Messina che sfiora il quarto gol con Vacca, ma al 92′ i padroni di casa agguantano l’insperato pareggio con una invenzione da fuori area dell’argentino Agudiak che trafigge all’incrocio stavolta l’incolpevole Lai.

Pianeta Messina