Messina ringhioso, il Palermo si salva

Poteva vincere il Messina. E non avrebbe rubacchiato nulla. Anzi. Alla fine il Palermo deve accontentarsi del pareggio, merito della prova coraggiosa dei peloriani. Perchè il Messina, ricordiamolo, è ancora un “cantiere aperto”. L’impatto del Messina è buono. Autoritario, pronto a pungere. Capace di fare soffrire la difesa rosanero. Primo squillo dopo appena 6 minuti. Simonetti per poco non trafigge Pelagotti in uscita. La replica rosanero un minuto dopo con Dall’Oglio, ma Lewandowski ci mette i guantoni.

Ma è di più il Messina a convincere con una manovra fluida e lanci improvvisi per tagliare la retroguardia ospite. Al 24′ Balde s’invola, Marconi ultimo uomo lo scalcia, ma l’arbitro estrae solo il cartellino giallo tra le proteste di giocatori e tifosi.

Poi non succede granché fino al 47′, con il vantaggio dei peloritani sugli sviluppi di un corner. Nell’area piccola Marconi fa una mezza frittata, palla a Balde che come un condor insacca a due passi da Pelagotti. Esplode la gioia dei tifosi peloritani al seguito, che un minuto dopo tirano un sospiro di sollievo dopo l’occasione sprecata da Brunori che sfiora il pari.
Ad inizio ripresa l’arbitro s’inventa un calcio di rigore per il Palermo. Presunto fallo di Carillo su Luperini, ma dal dischetto Floriano spara alle stelle. Il Messina sfiora il raddoppio con Balde al 58′, ma sette minuti dopo arriva il pari del Palermo.

Lewandowski salva sull’incornata di Luperini, ma nulla può su Soleri che da un passo insacca. Il Palermo fa più possesso palla, ma l’occasione più ghiotta per aggiudicarsi il derby capita tra i piedi di Fazzi e Busatto. Superlativo il portiere del Palermo che evita la sconfitta.