Messina sprecone e jellato. La Juve Stabia vince con un tiro

Perdere così fa male. La Juve Stabia vince con un solo tiro in porta. Il Messina perde confezionando almeno quattro palle gol. Questo è il calcio. Il resto sono chiacchiere. C’è una cosa che balza subito agli occhi. Il Messina non rischia praticamente nulla nel primo tempo. Linea difensiva ben messa, corsie esterne della Juve Stabia inaridite dai raddoppi dei peloritani, con Morelli e Sarzi Puttini che nei due “braccetti” fanno la doppia fase come Capuano gli ha spiegato.

Anzi sono i peloritani più pericolosi con Morelli al 20′ e Vukusic tre minuti dopo. Ma l’azione più ghiotta arriva al 27′, con la mezza frittata di Cinaglia che per poco non infila il proprio portiere. Messina dunque vicino al vantaggio e primo tempo che si chiude con i campani praticamente annullati.

Ma nella ripresa arriva il gol della Juve Stabia, due minuti prima c’era stata un’occasione non sfruttata da Adorante. Le “vespe” così pungono al 60′ con Stoppa che anticipa Mikulic e insacca. Azione che nasce da un intervento non perfetto di Carillo su Eusepi, forse viziato da un fallo dello stabiese. Proteste inutili, l’arbitro convalida il gol.

Da questo momento è solo Messina. Girandola di sostituzioni. Capuano getta nella mischia Balde e Goncalves e sei minti dopo arriva l’azione più clamorosa del Messina che meriterebbe il pareggio. Testa di Mikulic in area stabiese, respinge il portiere e Adorante cestina un pallone più facile da buttare in rete. Un gol divorato.

Nuovo cambio. Dentro Russo per Sarzi Puttini ed è ancora Messina che costruisce azioni gol a raffica. Tra il 76′ e il minuto 83 tre occasioni nitide. Due volte con Balde, con Sarri che ci mette i guantoni, mentre la staffilata di Fazzi “fischia” poco sopra la traversa. Niente da fare, sconfitta immeritata per un Messina più bello delle magliette (anonime) che indossava.

Pianeta Messina