SCIOTTO SOTTOTRACCIA PER RICOMINCIARE

Un “silenzio” che fa rumore. Mentre la squadra lavora in vista del duro match a Torre del Greco. C’è il Messina da salvare, usando la testa e il cuore. Il patron Sciotto è uscito dai radar, come sparito, ma sottotraccia sta lavorando per sistemare tutto. Dopo lo “sfogo” in tribuna per la figuraccia con l’Andria e le dimissioni del dg, tutto è cambiato. Separati in casa, nessun contatto ufficiale tra le parti, mentre il tecnico Capuano tiene la barra dritta per fare galleggiare la navicella.

Una cosa è certa. Il presidente non molla di un centimetro. E pare abbia le idee chiare su cosa fare. Il vulcano Sciotto, dopo l’eruzione, è in una fase di calma apparente, ma il magma è ancora lì, sul cratere sommitale. Che farà ora? Punto primo. Sciotto non ha rigettato le dimissioni del dg, mentre a Taranto neanche il ds Argurio ha seguito la squadra. In serata l’ufficio stampa dell’Acr Messina ci fa sapere che l’assenza del ds allo “Iacovone” era legata a una indisponibilità per motivi di salute.

Il presidente, si sa, non ha gradito le modalità delle dimissioni “personalizzate” e dirette, senza saperne nulla, salvo poi far sparire quel comunicato dal canale online dell’Acr Messina. Ognuno è libero di dimettersi, per carità, ma in una società professionistica esistono modalità più consone. Altrimenti ti affitti una saletta, convochi i giornalisti e comunichi personalmente la decisione di mollare.

Sciotto, dunque, deluso due volte. Dal discutibile spessore tecnico della squadra a fronte di un investimento per un campionato tranquillo e dalle mancate entrate (sponsor) che probabilmente gli erano state paventate dall’entourage. Ora siamo alla resa dei conti. La pausa di riflessione sta per finire. E pure quella dei silenzi. In mezzo c’è il Messina, i suoi tifosi, una Serie C da salvare. Che il patron Sciotto non vorrà dilapidare dopo i sacrifici per arrivarci. Palla al centro, dunque, per ricominciare più compatti.

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