Messina piccolo piccolo, il Catanzaro passeggia

Vabbè, diranno molti. A Catanzaro si può perdere. Anche 3-0. Bisogna vedere, però, come. Intanto senza regali, come quello del portiere Daga, poi senza fare la figura dello sparring partner. Come una partitella del giovedì. Perchè il Messina sbarbatello voluto da Sciotto, questo può offrire. Con tutto il rispetto per i volenterosi giovanotti di Auteri. Non ci resta che sperare in un pronto riscatto dei peloritani contro avversari più alla portata.

Partita senza storia. Calabresi subito pericolosi al 9’ con Biasci. Conclusione dal cuore dell’area, Marino si immola e mura la conclusione. Al 13’ cambia il “film” della partita. Orrore di Daga che calcia un pallone innocuo addosso a Vandeputte e regala il vantaggio ai calabresi. Dopo lo shock il Messina prova subito a scuotersi. Catania manda in apnea la difesa avversaria e serve Iannone, conclusione sporcata da un difensore e sfera che si stampa sulla traversa. Al 35’ il Catanzaro “flirta” con il raddoppio. Vandeputte conclude da posizione defilata, Daga si accartoccia e fa sua la sfera. Sette minuti dopo Verna grazia i peloritani. Sugli sviluppi di un corner, il centrocampista calabrese da due passi spara addosso a Daga.

Nella ripresa Messina non pervenuto. Neanche l’innesto di Curiale (chi l’ha visto?) apre uno spiraglio per il pareggio. Anzi il Catanzaro alza i giri del motore e mette il Messina alle corde. Al 56’ Iemmello prova a prendere confidenza con il gol. Conclusione dalla distanza respinta da Daga. Al 62’ il Catanzaro raddoppia. Triangolazione tra Iemmello e Vandeputte. L’esterno belga beffa Daga sul suo palo.

I calabresi non si accontentano e continuano a spingere. Al 76’ il Catanzaro cala il tris. Il solito Vandeputte imbecca Iemmello che insacca con un facile tap-in. E il Messina? Solo una fiammata di Marino al 91′. Il resto buio pesto.

Pianeta Messina