SCIOTTO, E’ L’ORA DELLE SCELTE

La casa brucia, le fiamme crescono. E c’è la strana sensazione che il pompiere, cioè il patron Sciotto, non voglia usare l’estintore per placare l’incendio. Il Messina, così com’è, pare destinato a incenerirsi. Perchè tutta la buona volontà dello staff tecnico e dei calciatori purtroppo fa a pugni con l’inadeguata cifra tecnica di questa squadra. Quindi, a conti fatti, se non si interverrà presto per alzare l’asticella, il destino sembra segnato.

Quindi, caro presidente Sciotto. Lei è intenzionato a fare un vero sforzo per salvare il Messina? Oppure ha deciso di affidarsi al fato, con questo organico, tirando a campare? Due gli scenari, dunque. Il primo aprirebbe uno spiraglio sul discorso salvezza, il secondo fa rima con disimpegno. Ora, al di la delle recenti dichiarazioni rassicuranti (o meglio stringati comunicati stampa), il comportamento di Sciotto va in tutt’altra direzione. Offrendo il fianco a un’unica conclusione. Il presidente, in questo momento, non ha intenzione di scucire un solo centesimo per rinforzare la squadra. E qui ci riferiamo al mancato arrivo, tra gli svincolati, almeno dell’attaccante belga Ngombo.

Dopo l’ok dello staff tecnico, del ds e del dg, Sciotto ha risposto picche. Una vera e propria dichiarazione d’intento. Quasi uno “schiaffo” all’entourage giallorosso (soprattutto al ds Pitino) e ai tifosi. E se questi ultimi si sono già “dimessi”, disertando lo stadio, non si escludono divorzi anche su altri fronti. Ma la domanda lecita da fare al presidente resta una sola. Caro Sciotto, se dopo il “faccia a faccia” di oggi vuole affidarsi ancora agli uomini che ha scelto, allora lo faccia con i fatti. Altrimenti, se non ha intenzione più di “svenarsi” per il Messina (in arrivo, entro il 22 dicembre, la scadenza di oltre un milione di versamenti contributivi previdenziali sospesi per il Covid) lo dica chiaramente. Per buona pace di tutti. E se non vuole macchiare la sua “avventura” biancoscudata con una retrocessione, trovi al più presto a chi cedere il testimone. Ma senza manfrine o pretese smodate.

Pianeta Messina