Il Messina non c’è. Il Picerno sì 0 by Pianeta Messina in Cat.5 — 4 Dic, 2022 Lewandowski battuto da Guerra (Foto Furrer) Ora dimettetevi. E se la dignità vale meno di un tozzo di pane, allora dovrà pensarci il presidente Sciotto a fare piazza pulita. Perchè questo Messina, questo povero Messina allo sbando costruito male e senza un’impronta tattica e mentale, ha solo bisogno di una “rivoluzione”. E non è un caso se, oltre ai soliti cori in Curva Sud contro il presidente Sciotto, si siano uditi forti e chiari quelli contro l’allenatore Auteri, invitato a dimettersi. La protesta dei tifosi contro il tecnico Auteri (Foto Furrer) La sconfitta di oggi, la terza di fila, dice tutto. Il Messina non c’è. Nè con la testa, quanto nelle gambe. Elettroencefalogramma piatto. Il portiere del Picerno non si sporca neanche i guantoni e i lucani fanno bottino pieno meritatamente. La prima occasione del match è infatti di marca ospite. Al 6’ tiro cross di Esposito, Lewandowski alza in corner sventando il pericolo. E il Messina? Nella prima mezz’ora i peloritani sono poco ispirati. Gli uomini di Auteri si limitano a difendere, ma quando sono in possesso palla le idee latitano. Manovra lenta, tanta confusione e un terreno di gioco che non aiuta. Il Messina appare spaesato, quasi terrorizzato quando il Picerno si riversa in avanti e tremendamente sterile in attacco. Passano i minuti e la situazione non cambia, anzi. Nel giro di pochi secondi il Picerno sfiora due volte il gol. Prima con Esposito e poi con Garcia, i peloritani si salvano. E il vantaggio degli ospiti, che arriva al 38’, è la logica conseguenza di ciò che si è visto in campo. Sinistro non irresistibile di Guerra che viene deviato, mezza frittata di Lewandowski e il pallone si insacca. Al 44’ provano a reagire i peloritani con Catania che strozza troppo la conclusione. È l’unico sparo nel buio in un primo tempo inguardabile, con evidenti tratti depressivi. Nella ripresa il tecnico peloritano prova a dare una scossa. Dentro Balde al posto di Zuppel. E intorno al 60’ scatta la protesta dei tifosi, che invitano per la prima volta il tecnico Auteri alle dimissioni. Messina completamente spaesato, senza un briciolo di idee e cattiveria agonistica. Il Picerno vuole chiudere il match e al 65’ sfiora il raddoppio con De Cristofaro, ma la sua conclusione finisce sull’esterno della rete. Tre minuti dopo Esposito di tacco sfiora il gol della domenica, ma è il palo a salvare il Messina. I peloritani non danno segni di vita. E i lucani sfiorano ancora il raddoppio con Kouda, anche questa volta i biancoscudati si salvano. Al triplice fischio è solo desolazione. Messina in caduta libera, ora la “palla” passa al presidente Sciotto. Pianeta Messina Share