Il Messina si è dimesso, i tifosi pure. E Auteri e Pitino? 0 by Pianeta Messina in Cat.5 — 11 Dic, 2022 L’esultanza di Maggioni dopo il primo gol (Foto Coppolecchia) Un’altra umiliazione, l’ennesima di una lunga serie. Il Messina prende tre “schiaffi” dalla Juve Stabia e un altro più pesante dai propri tifosi giunti in Campania. Disgustati dalla nuova prova indecente (la squadra, già mediocre, sembra ormai scollegata dal proprio tecnico Auteri) i supporter hanno abbandonato i gradoni del “Menti” al 60′, con l’applauso solidale dei tifosi stabiesi. I tifosi, tranne uno, hanno abbandonato lo stadio Nona sconfitta su altrettante partite fuori casa, un solo gol fatto e diciannove subiti, numeri terrificanti. Una squadra allo sbando, che ogni domenica aggiunge una pagina nera alla storia della maglia biancoscudata. Il Messina sembra un “morto” che cammina, in attesa di non si sa cosa. Chi è colpevole resta inchiodato alla propria poltrona o cade in un profondo silenzio ingiustificato. Domani è troppo tardi, il momento delle scelte è oggi. Così si retrocede, ultimi, senza alibi ma con tanti colpevoli. Ngombo inerme mentre gli stabiesi esultano Della partita c’è poco da raccontare. Dopo l’illusorio avvio dei peloritani (Fiorani prova a spaccare la porta dalla distanza, Barosi vola e blinda la porta) alla prima occasione la Juve Stabia sblocca il match. Al 10’, sugli sviluppi di un corner, Maggioni solo soletto in area insacca di testa. Dopo il vantaggio si spegne l’iniziale verve dei peloritani. Provano ad approfittarne le “vespe” che al 20’ vanno vicino al raddoppio. Provvidenziale l’intervento di Ferrini che anticipa Zigoni. Dieci minuti dopo il Messina dà qualche segno di vita con Mallamo, conclusione respinta dalla difesa. Sul ribaltamento di fronte la Juve Stabia si invola in contropiede con Pandolfi, palla per Silipo che appoggia in rete. I padroni di casa continuano a “scherzare” con i peloritani. Scavetto per Ricci che anticipa Lewandowski e cala il tris. Il Messina non c’è piú. E questa non è purtroppo una novità. Squadra fragile mentalmente, messa male in campo e tremendamente povera di qualità. Nella ripresa il Messina prova a dare qualche segno di vita. Al 50’ Trasciani di testa colpisce la traversa, sulla ribattuta nessuno riesce a buttarla dentro. Al 60’ i tifosi peloritani abbandonano lo stadio, il punto più basso del rapporto con squadra e società. Otto minuti dopo i padroni di casa sfiorano il poker con Zigoni, Lewandowski respinge in corner. Lo riportiamo solo per la cronaca. A fine match nessuno si presenta in sala stampa. L’unica buona notizia. Avremmo risentito il solito ritornello. Pianeta Messina Share