Mai più così. Dopo i concerti ora la “musica” deve cambiare

“Quanta emozione, un calcio ad un pallone”, recita una vecchia canzone di Massimo Ranieri. Ah sì, la canzone era “Erba di casa mia”, titolo azzeccato se pensiamo a quella, però spelacchiata, dello stadio “Franco Scoglio”. Le canzoni, anzi i concerti, sono finiti. Il più grande impianto di calcio in Sicilia, dopo l’abbuffata di spettatori per Tiziano Ferro e i Pinguini Tattici Nucleari, viene restituito al suo più naturale impiego: il gioco del calcio. E c’è una squadra, che rappresenta la città di Messina, che tra un mesetto e mezzo dovrà scendere in campo per il prossimo campionato professionistico di serie C. Ma c’è un “ma” grande quanto il “Franco Scoglio”. Quando inizieranno i lavori per la sistemazione del manto erboso ormai inutilizzabile? E soprattutto, viste le condizioni vergognose in cui versava anche prima dei concerti, che tipo d’intervento è previsto? E qual è il cronoprogramma, quale ditta eseguirà gli interventi?

Insomma, come ha prontamente sottolineato il consigliere comunale Dario Carbone di “Fratelli d’Italia” nell’interrogazione al sindaco Basile e all’assessore allo Sport Finocchiaro, bisognerà “evitare che, come avvenuto nella scorsa stagione, le condizioni del terreno di gioco appaiano totalmente incompatibili con quelle richieste per lo svolgimento di un campionato professionistico”.

Carbone, che è anche un grande tifoso del Messina, ha aggiunto: “Terminata la stagione dei concerti e dei grandi eventi allo Stadio San Filippo occorre intervenire immediatamente al fine di evitare che venga nuovamente lesa l’immagine della città di Messina come avvenuto lo scorso anno quando la società Acr Messina è stata diffidata dalla Lega Pro ed ha rischiato lo svolgimento in campo neutro delle partite casalinghe”.

Pianeta Messina