SCIOTTO SPARITO DAI RADAR, IL RETROSCENA DEI RINFORZI CHE NON ARRIVANO

Ma che fine ha fatto il presidente Sciotto? O meglio, cosa sta escogitando in questi giorni visto che da quasi una settimana non si hanno più notizie del patron peloritano. Uno strano “silenzio”, che si presta a diverse interpretazioni che lasciamo solo a chi adora avventurarsi in diaboliche ipotesi. Allora è meglio attenersi ai fatti, nudi e crudi, raccontando ciò che sta succedendo. Pronti ad essere smentiti dal diretto interessato.

Il presidente Sciotto, ricordiamolo, poco prima di Natale dichiarò di essere pronto a rinforzare la squadra, su indicazioni del ds Roma e del tecnico Modica, in vista del mercato di riparazione di gennaio. Da quel giorno, allo stato attuale, a Messina è sbarcato solo Rosafio, in prestito secco dalla Spal. E presto arriverà (non si sa se prima della trasferta di Caserta), un secondo portiere. Tutto qui per ora. Ma il punto non è questo, al netto comunque del ritardo nella campagna di rafforzamento. Il punto è un altro. E torniamo al quesito iniziale. Che fine ha fatto il presidente Sciotto? Domenica scorsa ha disertato lo stadio, il giorno prima hanno fatto rumore le parole del tecnico Modica sul mercato di riparazione che non decolla. Un chiaro messaggio alla società che però va interpretato fino in fondo.

Siamo certi che Pietro Sciotto ha capito il senso di quelle parole. E non ci risulta che abbia chiesto spiegazioni, preferendo sparire dai radar. Lavorando magari sotto traccia, vestendo i panni del presidente tuttofare, in questo caso del ds improvvisato che tratta direttamente con qualche procuratore. E non sarebbe la prima volta. Il ds Roma, sia chiaro, è attivo sul mercato. Ma certe operazioni si chiudono se c’è l’avallo del  presidente. C’è un caso, quello del giovane centrocampista dello Spezia Pedicillo (un buon profilo) che è emblematico. Trattativa praticamente chiusa, ma l’accordo salta per una distanza minima sull’ingaggio. Cosí, contrariamente a quanto promesso prima di Natale, il presidente non dato seguito alle indicazioni del ds e del tecnico. E c’è la sensazione che di casi come quello citato ce ne siano stati altri.

Ricordiamo una cosa. È stato Sciotto a volere la scorsa estate il direttore sportivo Roma che a sua volta ha caldeggiato il ritorno a Messina dell’allenatore Modica. E se oggi serpeggia la tesi che il presidente stia sfiduciando il ds, ingaggiando magari contatti personali con qualche procuratore, allora diciamo che sarebbe più corretto ringraziare Roma e trovare un altro direttore sportivo, piuttosto che improvvisarsi uomo mercato. Funziona così in una società professionistica. Perché se il presidente, sparito dai radar da diversi giorni, si aspetta le dimissioni di Roma (o meglio vorrebbe indurlo alle dimissioni) ha calcolato male una cosa. Lui l’ha scelto e semmai lui dovrà sollevarlo. Stesso discorso per l’allenatore. Buon lavoro presidente, ci faccia sapere. Ma presto, per il bene del Messina.

Pianeta Messina