Salvi. Ora presidente non sparisca 0 by Pianeta Messina in Cat.5 — 21 Apr, 2024 L’esultanza di Emmausso dopo il pareggio (Foto Furrer) Salvi. Era questo l’obiettivo. E il Messina targato Modica l’ha raggiunto. Missione compiuta dunque. Un passo avanti, certo, rispetto alla salvezza agguantata lo scorso campionato sul filo di lana nel disperato spareggio con la Gelbison. Roba da infarto. Stasera, dunque, siamo salvi. Con qualche rimpianto per i play off sfiorati che il Messina avrebbe meritato. E qui ci sarebbe da scrivere un romanzo sui torti arbitrali subiti. Ed anche sui “silenzi” della società, accusata dai tifosi di non avere battuto i pugni a dovere. E nella serata della festa ecco spuntare gli striscioni contro la società e il Comune. Anche questo deve far riflettere. Lo striscione contro la società e il Comune (Foto Furrer) E ora che siamo salvi, i tifosi chiedono al presidente Sciotto di alzare l’asticella, con una programmazione vera. Ma i primi segnali non sono confortanti, visto che ancora non si sa se il tecnico Modica e il ds Roma saranno confermati. O meglio, in questo senso la società non ha ancora detto nulla. Strano, perchè le programmazioni si fanno in altro modo. Modica rispolvera Firenze dal primo minuto, al posto dello squalificato Frisenna. Panchina invece per Rosafio. Rispetto a Catania, stavolta Emmausso è in campo subito. Spazio in avvio anche al giovane Salvo al posto dello squalificato Lia. Pronti via, passano solo sette minuti e il Potenza è subito in vantaggio con il tap-in vincente di Maddaloni. Mezza dormita della difesa peloritana sullo spiovente dalla bandierina. Il Messina accusa il colpo, la reazione è sterile. Discreto possesso palla, ma le azioni sfumano a ridosso dell’area di rigore. I lucani difendono bene e al 28′ sfiorano il raddoppio con l’incornata di Caturano su corner, Fumagalli mette una pezza. Nel primo tempo non succede più nulla. Brutto Messina e cattive notizie da Crotone, con il Monopoli in vantaggio. L’esultanza di Emmausso (Foto Furrer) Nella ripresa Modica cambia modulo. In centrocampista in più, Giunta, al posto del centravanti Plescia. L’altro innesto è Rosafio al posto di Ragusa. La mossa funziona, perché dopo 4 minuti proprio dal piede sinistro di Rosafio parte un lancio al bacio per la testa di Emmausso che insacca per il pareggio. Sospirone di sollievo, il Potenza reagisce con una incursione di Caturano che ruba palla a Manetta. Salva tutto Pacciardi. Ma il Messina vuole vincerla. Al 68′ Zunno sfiora il gol che arriva quattro minuti dopo grazie alla “firma” del messinese purosangue Salvo che si prende l’abbraccio della Curva Sud. Sembra fatta, ma il Potenza non è mai domo e al 79′ arriva il pareggio dei lucani con il colpo di testa di Steffé. Il 2-2 comunque significa salvezza, ma il Messina ci prova a vincerla. E sfiora il nuovo vantaggio con una bordata di Rosafio (il migliore nella ripresa) disinnescato dal portiere Lastra. E a un minuto dal triplice fischio ecco in campo Jacopo Fumagalli. Esordio tra i professionisti del figlio del portiere Ermanno nella serata della festa giallorossa per la salvezza ottenuta. La festa finale per la salvezza raggiunta (Foto Furrer) Mentre dalla Sud si alza l’urlo “Grazie ragazzi”. Ma una ventina di minuti prima c’era stato anche un coro acceso contro il presidente Sciotto. Il primo della stagione, nell’ultima partita casalinga. Nella serata della salvezza. Qualcosa vorrà dire. Pianeta Messina Share