“Urlo” di gioia in trasferta, aspettando quello dal notaio 0 by Pianeta Messina in Cat.2 — 1 Dic, 2024 L’esultanza di Anatriello con i compagni Alzi la mano chi sperava in un colpaccio dopo il gol lampo della Turris. Il calcio è questo. Capace di regalarti una gioia quando meno te lo aspetti. E diciamolo subito. Vittoria meritata, un “urlo” rabbioso nel momento più delicato della stagione. Aspettando e sperando in un altro urlo di gioia, stavolta dal notaio, per la svolta societaria. Nel colpaccio al “Liguori” ci sentiamo di spendere tre nomi stavolta. Ovviamente Anatriello, il giovanotto con il “vizietto” del gol, che esce dal cilindro un capolavoro su punizione. Petrungaro, che ha messo lo zampino nel momentaneo pari peloritano. Poi Krapikas, che ha messo la ciliegina a Torre del Greco, respingendo nel finale un calcio di rigore. Il momentaneo vantaggio della Turris Avvio da incubo, con l’immediato vantaggio della Turris che sblocca lo score al 6′ con Casarini, dopo una miracolosa respinta di Krapikas su inzuccata di Ekuban. Il Messina prova a reagire subito, ma lo fa in modo blando prima con Petrungaro, poi con Frisenna dal limite, niente da fare. I giallorossi comunque insistono e al 22′ arriva il pareggio con l’autorete goffa di Cocetta sul tiro cross di Petrungaro dalla sinistra. Ma non è finita. Perché tre minuti dopo arriva il gol pazzesco del bomber Anatriello che su punizione dal limite s’inventa un sinistro chirurgico all’angolino che fa secco Marcone. Il pareggio su autogol di Cocetta Messina che ribalta il risultato nel momento più difficile del match. Turris che accusa il doppio “gancio”, sbanda in difesa, con i peloritani ancora pericolosi. Come al 32′ con Frisenna, murato in piena area da un difensore campano su un destro a botta sicura. Padroni di casa in confusione, Turris che cerca di trovare il bandolo della matassa, ma la difesa peloritana fa buona guardia. E al tramonto del primo tempo il Messina ribalta il fronte con Pedicillo che prova a centrare il bersaglio, ma stavolta il portiere campano disinnesca. Petrungaro festeggiato dai compagni Avvio di ripresa ben gestito dai peloritani che nei primi 15 minuti, in pratica, non rischiano nulla. Il primo rischio al 60′ con Giannone dopo un pallone sanguinoso perso da Petrucci. Un minuto dopo Modica opera i primi cambi. Garofalo e Cominetti per Frisenna e Petrungaro. Con quest’ultimo che francamente non aveva demeritato. Anzi. Dei due neo entrati a farsi vedere subito è Garofalo che scaglia un gran destro, il portiere campano compie un mezzo miracolo. I minuti scorrono, Turris che aumenta i giri del motore senza però trovare sbocchi nella trequarti peloritana. Sfilza di cambi dalla panchina campana, Modica replica con l’innesto del difensore Salvo al posto di Pedicillo. La punizione vincente di Anatriello Al 77′ Messina vicino al gol ancora con Garofalo, ma un minuto dopo la Turris ottiene un calcio di rigore generoso per un tocco di mano o braccio in barriera di Garofalo su calcio di punizione. Il rigore respinto da Krapikas Ma ci pensa un super Krapikas a respingere il penalty battuto da Esempio. E in casa Turris piove sul bagnato, perché al 83′ c’è l’espulsione di Cocetta per somma di ammonizioni. Nel finale c’è anche spazio per Ndir al posto di Lia, padroni di casa alla disperata ricerca del pari. Qualche mischia in area peloritana, Ka niente di più. Cinque minuti di recupero, il Messina tiene botta e alla fine esulta, tornando a vincere in trasferta dopo 9 mesi. Ma soprattutto battendo, a domicilio, una diretta concorrente per la salvezza. Pianeta Messina Share