Cornice da brividi, Catania stoppato da un Messina guerriero 0 by Pianeta Messina in Cat.5 — 15 Nov, 2015 Cornice mozzafiato. In campo spettacolo a metà, ma il punto sta bene al Messina. Un derby atteso otto anni. Una autentico evento che riporta sugli spalti del San Filippo almeno 20mila spettatori. La voglia di stupire dei ragazzi di Di Napoli oggi ha arginato la rabbia degli etnei, costretti a vincere per risalire la china dopo gli 11 punti di penalizzazione. Sono i giallorossi a partire subito forte con il bomber Cocuzza, che servito da Parisi trova la pronta risposta di Bastianoni già al 5′. Il Catania, miglior attacco del torneo, non resta però a guardare: siluro dal limite dell’area di Calderini, Berardi respinge lateralmente sui piedi di Plasmati (appena subentrato all’infortunato Russotto che non inquadra lo specchio della porta. La spinta del pubblico si fa sentire, sale la tensione in mezzo al campo, ma l’arbitro Amoroso di Paola non perde mai il controllo del match, risparmiando i cartellini alle due squadre. Nella seconda metà del primo tempo sono i peloritani a tenere in mano il pallino del gioco, controllando il centrocampo e bloccando sul nascere le iniziative di Agazzi e Musacci. E provando anche a tentare la via della rete. Ma prima Cocuzza non aggancia in area da ottima posizione, poi è ancora bravo l’estremo difensore etneo a salvare la porta dei suoi sulla bomba dalla distanza di Parisi e sul tiro di Fornito. La ripresa si gioca sul filo dell’equilibrio. Le assenze di Gustavo e Tavares lì davanti si fanno sentire per i peloritani, che non riescono a bucare le mani di un attento Bastianoni. Gli uomini di Pancaro, che affrontano la migliore difesa del torneo, decidono di giocare di rimessa sfruttando la velocità di Calderini e le sponde di Calil. Sono proprio i due attaccanti etnei ad andare vicini alla rete. Prima Calil tenta il colpo dello scorpione, con la palla che termina a fil di palo. Poi è l’ex Cosenza a calciare sull’esterno della rete da buona posizione. L’ultima palla buona capita sui piedi di Alessandro Parisi, che sospinto da una curva in delirio, stampa la sua punizione sulla barriera etnea prima del triplice fischio. Il Messina blocca la corazzata Catania, anche se la Casertana allunga in vetta dopo la scorpacciata di Agrigento. Hermes Carbone Share