GRUPPO BARBERA IN RAMPA DI LANCIO, MA SERVE IL “BREVETTO” DEL SINDACO NON DEI CAPICLUB 6 by Pianeta Messina in Cat.1 — 20 Lug, 2017 Nuovi scenari che s’intrecciano, primi nomi che sbucano (che non riportiamo), una pentola che bolle. Ma c’è un nemico su tutti: il tempo. Entro lunedì a mezzogiorno bisognerà inoltrare tutte le proprie credenziali, via pec al Comune, con tanto di assegno da 200mila euro per l’iscrizione al torneo di Serie D e altre dichiarazioni comprovanti le “referenze economico-finanziarie e le attività imprenditoriali” della cordata che vuole fare calcio a Messina. Ma non basta. Chi vuole fare sul serio e convincere il sindaco Accorinti e l’assessore allo Sport Pino che quello esposto non sarà solo un assegno bancario accompagnato da tante belle parole, il gruppo interessato al futuro del calcio in città dovrà indicare l’organigramma societario, sia amministrativo che tecnico, i programmi sportivi e un business plan pluriennale, supportato da documentazione contabile a supporto. Insomma, un kit completo, rigido ma indispensabile per non ricadere nella trappola di cordate o cordicelle destinate a sfilacciarsi dopo pochi mesi. Una diffidenza dettata, a ragione, dalle gestioni un po’ bislacche dopo le macerie lasciate dalla famiglia Franza. E se Barbera, in gran segreto, incontra i capiclub (gli stessi che si sono fidati del gruppo Proto) esponendogli il proprio progetto, crediamo che il vero step sarà convincere l’Amministrazione comunale, numeri alla mano, a concedergli la password per entrare nella “finestra” della D. Perchè ciò significherà una garanzia per tutti. Ovviamente, senza girarci intorno, il gruppo che appare sulla carta più credibile è proprio quello ispirato dall’imprenditore Francesco Barbera, che insieme al fratello Antonio ha preso le redini della rinomata azienda di torrefazione del caffè dopo la morte del padre Vittorio avvenuta nel 2001. Ma Barbera, come ha ribadito negli ultimi giorni, non è intenzionato a buttare i soldi dalla finestra, semmai fungerà da apripista di una cordata di imprenditori di vari settori, non solo cittadini, per mettere sù un budget sufficiente a partire con un progetto credibile. L’imprenditore messinese, che con la biancoscudata ha avuto finora un “timido” rapporto con sponsorizzazioni, ora ha deciso di scendere in campo. Ma non da solo. E senza uno sforzo economico da vero leader. Questo passa il convento, questa la strategia adottata dal “mago del caffè” che insiste sul fatto che oggi fare calcio da soli (o meglio investire una cifra pesante rispetto agli altri) sarebbe pura follia. Allora ecco la necessità di coinvolgere altri partner (per ora si parla di almeno quattro imprenditori più qualche sponsor) con i quali sarebbe stata raggranellata una somma che si aggira sui 500-600mila euro. Questi i rumors, speriamo di sbagliarci in difetto. Perchè per affrontare un campionato di Serie D a vincere serve qualche soldino in più. Ma l’ufficio adesioni è ancora aperto. C’è tempo fino a lunedì mattina. PIANETA MESSINA Share