SEDOTTO E ABBANDONATO. LE “FUGHE” DA SCIOTTO, AVANTI UN ALTRO

Avanti un altro. Recitava una fortunata trasmissione del compianto Mino Licordari. Venghino signori venghino. Direbbe un immaginario venditore di sogni. Così eccoci, nostro malgrado, a raccontare l’ennesima commedia in salsa pallonara firmata Sciotto.Che nell’arco di un anno ha rivoltato come un calzino la squadra, cambiato tre barra quattro allenatori (Venuto, Modica e Raffaele, Cozza l’aveva quasi preso), tre barra quattro direttori sportivi (Ferrigno, Lamazza, Rappoccio e la coppia inedita Parisi-Grasso), tre team manager (Alessandro, Roma e Laganà), un direttore generale (Carabellò), un addetto allo scouting (Riccetti), un addetto ai rapporti con le istituzioni (Niki Patti), un addetto stampa (Domenico Colosi), un addetto ai rapporti con le scuole (Aldo Violato) e forse qualche altra figura che ci sfugge. Non sfugge, però, un dato eloquente. Le scelte “sfortunate” del presidente Sciotto, costretto a mettere un rammendo alle proprie decisioni. L’ultima perla il tecnico Raffaele che ha deciso di togliere il disturbo, abdicando all’eredità di Giacomo Modica. Ora sotto a chi tocca. E in bocca al lupo al nuovo allenatore Infantino e al ds Polenta. Ne hanno bisogno. Per il bene del Messina.

PIANETA MESSINA