Pari e rimpianti (pari sprecato). Messina bello a metà

Un brodino. E tanti rimpianti. A partire dal rigore sprecato da Gambino, che contro l’Acireale non aveva battuto (è lui il rigorista, ma dal dischetto sbagliò Arcidiacono) e che conferma la poca lucidità del centravanti peloritano sotto porta anche dagli undici metri. Il Locri, matricola che fa della corsa la sua arma migliore, ringrazia e sul neutro di Roccella trova un punto che però va storto al Messina. Succede tutto nella ripresa. Il Messina, a parte il rigore gettato alle ortiche (per la rabbia dei tifosi messinesi al seguito) nel finale avrebbe meritato il gol. Ma prima Arcidiacono e poi Genevier, nello spazio di un minuto, accarezzano la gioia della rete. Paratona  del portiere Pellegrini sull’attaccante peloritano. Salvataggio sulla linea, invece, sull’incornata di Genevier sugli sviluppi di un corner. E l’ultima fiammata è ancora del Messina con Traditi che spreca dopo un assist di Arcidiacono. Il Locri (pericoloso in qualche occasione) soffre ma alla fine resiste. Un pari che sta un po’ stretto ai peloritani e partita che finisce quasi nell’oscurità. Il Messina non rivede la luce della vittoria (l’unica contro il Marsala) ma per la prima volta non incassa gol. La classifica, però, peggiora. Penultimi, scavalcati dal Città di Messina. Ma con una partita da recuperare.

PIANETA MESSINA

Fotoservizio Nino La Macchia