Acr, nuova “musica”? Sciotto: “Stavolta società organizzata” 3 by Pianeta Messina in Cat.5 — 22 Giu, 2019 La prima “partita” da vincere si chiama credibilità. Quella persa dalla famiglia Sciotto dopo i due primi anni di calcio a Messina. Ed è chiaro che i primi a saperlo sono loro. L’inferno della D, nel quale la “pelota giallorossa” si è ricacciata dopo il fallimento del progetto Proto, è la triste realtà con la quale bisognerà ancora fare i conti. Per gli errori marchiani commessi dall’attuale proprietà che ha speso male e progettato peggio, ma che adesso vuole resettare tutto con un nuovo modo di pensare e agire. E se i tifosi peloritani, a ragione, non si fidano più dell’attuale proprietà dell’Acr Messina (marchio vero o meno cambia poco), oggi però (almeno fino a prova contraria) una linea di credito andrebbe data (ognuno, sia chiaro, è libero di non farlo) per una differenza di fondo nella nuova struttura societaria. Perchè la fusione con il Camaro, un marchio storico del calcio cittadino, presuppone un nuovo modo di essere e lavorare. Con compiti precisi, professionalità al posto giusto, senza sovrapposizioni. Idee chiare, appunto. E pochi proclami. “Le parole non servono – dice subito Paolo Sciotto – dovremo fare parlare il campo con i risultati. Abbiamo commesso tanti errori, ora stiamo creando un vero gruppo di lavoro con le persone giuste nel ruolo giusto, ognuno con il proprio compito senza sconfinare. Poi c’è la condivisione, il confronto periodico. Questo sarà il nostro metodo di lavoro, perchè con i personalismi risultati a casa non ne portiamo, questo è chiaro”. – La squadra chi la costruirà? “Il direttore sportivo coadiuvato dal responsabile dell’area tecnica, cioè Pasquale Rando. Sulla scelta del nuovo ds non posso entrare nel merito, perchè non ho l’esperienza per individuare il nuovo profilo. Si sceglierà in base al programma societario. Il cerchio si sta stringendo su tre persone, ma ora non mi faccia fare nomi”. – La scelta dell’allenatore da cosa dipende? “Sarà il frutto dell’analisi del nuovo direttore sportivo insieme al responsabile dell’area tecnica. Comunque il tempo che il gruppo di lavoro sta prendendosi per la scelta del ds e dell’allenatore è quello giusto. Bisogna fare una scelta ponderata. Trovare la figura giusta è fondamentale.” – Il programma, sia chiaro, è ambizioso… “Tenteremo di portare i risultati sul campo, non voglio fare voli pindarici. Fare proclami, mi creda, oggi sarebbe troppo facile”. – Il “matrimonio” saltato con il Cdm. Perchè? “Guardi, dico solo che dopo esserci confrontati, ci eravamo presi entrambi una pausa di riflessione. Lo Re aveva un impegno la domenica. Io comunque ho continuato a parlare tutta la giornata con Cardullo. Alla fine, la sera, avevo trovato la quadra, accettando anche la richiesta fatta dalla società del Cdm di tenersi il settore govanile per un anno. Invece, poi, vengo a sapere che con una trattativa in corso con noi, Lo Re ha poi contattato il signor Arena cedendo la società a loro”. – Ai tifosi cosa si sente di dire? “Ora non mi sento di dire qualcosa, oltre che ribadire che abbiamo commesso tanti errori finora. Lavoreremo in modo opportuno per renderli sereni, piano piano cercheremo di portare il risultato sportivo sul campo. Stiamo creando una società organizzata, come putroppo non è stato finora”. PIANETA MESSINA Share