Messina grandi numeri: cuore, testa e la “firma” di Grassadonia 0 by Pianeta Messina in Diario di Bordo — 12 Apr, 2014 Nei momenti difficili bisogna sempre combattere. Mai mollare. Quante volte qualcuno ce l’ha detto. Il Messina, parlando di calcio, è lo specchio di questa frase. Il quinto posto in classifica, a -2 dal quarto e a -3 dal terzo, dopo un girone d’andata da dimenticare, è solo frutto di sudore e umiltà. Poco prima del giro di boa tutto è cambiato. Sotto la gestione Catalano i peloritani hanno collezionato 18 punti in 17 partite, un bottino misero per la storia dei biancoscudati. Il “S. Filippo” era un vero e proprio tabù: solo una vittoria tra le mura amiche, sei pareggi e due sconfitte. Quello che nell’anno della promozione dalla D alla C2 era un autentico fortino, nel girone d’andata si era trasformato in una ossessione. Basta pensare che in quel periodo, in trasferta, il Messina collezionò 2 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte, con lo stesso bottino di punti raggranellati tra le mura amiche. La svolta nella mentalità dei giallorossi arriva dopo la scoppola casalinga contro la Vigor Lamezia che portò all’esonero del tecnico Catalano. Il morale era sotto i tacchi, ma come per magia con l’avvento di Grassadonia parte la remuntada del Messina. Corsa, sudore e applicazione tattica. Questo il lavoro martellante esercitato dal tecnico sui calciatori. Grassadonia che dopo ogni vittoria spuntava con la celebre frase: “Bisogna continuare a pedalare”. Al di là del cambio del tecnico, ci sono stati anche degli innesti importanti da parte della società. D’altronde, si sa, a volte non basta il miglior direttore d’orchestra, se i musicisti non sono all’altezza. E allora ecco i nuovi volti: Pepe, D’Aiello, Caturano, Squillace, Bernardo, De Vena, solo per citarne alcuni. Dall’arrivo del tecnico salernitano, il Messina è stato capace di collezionare 30 punti nel girone di ritorno (il miglior bottino del campionato). In questa seconda manche del campionato, il “S. Filippo” è tornato il fortino d’un tempo. E i giallorossi hanno saputo solo vincere, collezionando 6 successi di fila, sfatando così il tabù del girone d’andata. Migliorato anche lo score in trasferta: 12 punti collezionati, frutto di 3 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. Ventidue i gol fatti nel girone di ritorno e solo 9 subiti, segno di un cambiamento di rotta impressionante. Adesso la nave giallorossa sta per approdare in Lega Pro unica. E domenica, in un “S. Filippo” con il frac per la grande festa, chapeau a questo Messina grandi numeri. Matrix Share