Black out e gol “sparito”. Così perdi una partita farsa

Perdere così fa male due volte. Non bastava una partita falsata da una sospensione di circa 35 minuti per un black out elettrico allo stadio. Poi un gol misteriosamente annullato a Cavallo. Come “sparito” in una serata che con il calcio serio ha poco a che fare. L’impatto è complicato. La Virtus Francavilla confeziona tre palle gol nei primi 17 minuti, poi arriva il vantaggio meritato dei pugliesi con Artistico che stavolta fa centro dopo essersi divorato il gol cinque minuti prima grazie alla disperata uscita di Fumagalli.

Il Messina tenta subito una reazione. Ci prova con Ortisi, poi sfiora il pareggio al 29′ con Plescia, ma l’attaccante peloritano s’imbatte con la bravura del portiere Forte che gli nega il gol due volte nel giro di quattro secondi. Il finale di primo tempo è di marca giallorossa. Prima Ortisi, poi Emmausso e Plescia nell’arco di undici minuti creano seri grattacapi dlla difesa pugliese.

Nella ripresa si accende subito il Messina con Frisenna che da “casa sua” sgancia un missile terra-aria che il portire Forte disinnesca con affanno. Ma a spegnersi sono all’improvviso, tre minuti dopo, buona parte dei riflettori dello stadio per un black out improvviso. Partita sospesa per circa 35 minuti. Si riprende a giocare alle 22,38 ed il Messina riparte subito forte ancora con una bordata del solito Frisenna. Anche stavolta il portiere pugliese ci mette i guantoni.

E’ un monologo giallorosso. Le occasioni fioccano. Prima Cavallo, poi Emmausso e Manetta, tra il 56′ e il 64′, fino a giungere al meritato pareggio di Cavallo dopo una mischia furibonda in area, ma il gol viene misteriosamente annullato. Veementi le proteste e l’arbitro trova anche il tempo di cacciare dal campo il medico sociale Mento. Il Messina non demorde, pigia sull’acceleratore alla ricerca del pari che sfiora ancora con Emmausso al 70′.

Nel finale non succede più nulla, con il Messina comunque sempre nella trequarti pugliese. Peccato, risultato bugiardo. Ma in questa sconfitta pesa l’avvio un po’ timido dei peloritani.

Pianeta Messina