Ferrigno: “Dobbiamo salvarci, ma se cambia lo scenario… “. E su Caturano: “Ci aspettavamo di più” 0 by Pianeta Messina in Cat.2 — 23 Ott, 2014 Tra microfoni e taccuini il ds Ferrigno mostra di trovarsi a proprio agio. Tono disteso, parole chiare, distillate. L’uomo mercato del Messina, che ci ha messo la faccia anche quando le cose andavano malissimo, ora non si culla sugli allori, anzi tiene la barra dritta, perchè nel calcio guai a mollare di un centimetro. La lunga chiacchierata con i giornalisti inizia con un breve commento alle dichiarazioni dell’ex Caturano, che non ha speso parole dolci per la società. “Dispiace – dice subito Ferrigno – perchè se anche il ragazzo non ha dato ciò che ci si aspettava, è stato trattato come tutti gli altri che hanno giocato con il Messina. Ora non so a cosa Caturano si riferisce, mi dispiace che abbia detto questa cosa. Ma la società ha fatto una scelta. Caturano l’abbiamo preso a gennaio come l’uomo che doveva tirarci fuori da quella situazione critica, c’è stato l’infortunio, poi ha dato un piccolo contributo, ma noi ci aspettavamo di più da Caturano. Ciò non è avvenuto, quindi ognuno è andato per la propria strada”. Chiusa la polemica a distanza con Caturano, il ds parla subito del prossimo avversario. “Seguo il Melfi dallo scorso anno, prendeva pochi gol e ne faceva pochissimi, però erano tutti giovani, con l’entusiasmo alle stelle. Quest’anno è un po’ cambiata la loro caratteristica. Cioè prendono molti gol, però li fanno. E’ una squadra che non molla mai. Mai noi dobbiamo pensare ad affrontare ogni partita con il piglio giusto, si chiami Melfi o Lecce, dobbiamo confermare la mentalità delle ultime partite e metterla in campo. Siamo una squadra che si può divertire e che alla fine deve raggiungere il proprio obiettivo. Mi piace dire sempre una cosa – aggiunge Ferrigno – non eravamo così scarsi dopo le gare con Matera e Casertana e non siamo diventati dei fenomeni ora. Contro il Lecce abbiamo svoltato, con quello spirito messo in campo andremo molto avanti”. – Ma in quei giorni ha avuto paura? “Paura no, ma è normale che ero preoccupato, il cuore della sauadra non batteva, ma mi sono fatto coraggio pensando alle prestazioni precedenti con la Lupa Roma e la Reggina. Erano le cose che mi facevano ben sperare”. – Ci dica una cosa. Questo Messina a cosa può ambire? “Non parlo mai di play off, di vittoria del campionato. Ogni volta che la proprietà mi ha chiesto una cosa, è stata raggiunta. Quest’anno abbiamo la squadra costruita per una salvezza serena”. – Ma questo basso profilo può avere un effetto negativo nell’ambiente? I tifosi vogliono sognare, Messina è una piazza esigente. “Sì, lo sappiamo, ma non si possono illudere i tifosi. Comunque per me questa è una squadra forte e non bisogna mettere mai limiti alla provvidenza. Spesso non vincono le squadre più forti, però noi dobbiamo avere il tempo di organizzarci per pensare ad altre categore. Quest’anno si possono mettere le basi, poi dipende dalla proprietà. L’intenzione è di portare il Messina dove merita, però adesso non prendiamoci in giro. Quest’anno potrebbe anche venire qualcosa in più. Noi siamo lì, se i ragazzi daranno il cento per cento e avremo anche un po’ di fortuna potremmo anche toglierci qualche soddisfazione”. – Bjelanovic fa parte ancora del progetto Messina? “Saša si sta allenando con costanza, sta riprendendosi da quest’infortunio. Rientra pienamente nel progetto, ma non promettiamo il posto a nessuno. Quando l’abbiamo preso è stato il nostro fiore all’occhiello, ma chi sta meglio gioca, il mister può fare ciò che vuole anche con l’età media, perchè non ci sono giocatori scarsi, qui sono tutti bravi. Anche a gennaio o febbraio saremo questi, non è detto che arriveranno nuovi calciatori. Se poi cambia lo scenario e la proprietà dice altre cose…. vedremo”. PIANETA MESSINA Share