Peccato, il Messina sfiora l’impresa ma esce dalla Coppa 0 by Pianeta Messina in Cat.4 — 30 Ott, 2014 Usciamo dalla Coppa a testa alta. Un vero peccato, perchè la Salernitana sblocca nel finale su rigore, nel momento migliore del Messina che aveva sfiorato il vantaggio. Poi il raddoppio, con i peloritani in dieci per l’espulsione esagerata di Marin. Alla fine resta la prestazione, più che dignitosa, di un Messina formato Coppa, ma che ci ha riconsegnato un Lagomarsini in buona forma, mentre una citazione la merita De Bode, autentico pilastro della difesa, capace di annullare il “cobra” Ginestra. Perfetta la prova di Bucolo, che ha giganteggiato nel cuore del campo, mentre l’unica nota stonata è il nuovo infortunio di Nigro. Regge bene il Messina con un assetto guardingo ma non troppo. Difesa a quattro, con Stefani e De Bode centrali, Benvenga e Marin esterni a protezione del portiere Lagomarsini, chiavi del centrocampo affidate a Bucolo, Bortoli e Nigro, trequartista V. Pepe a ridosso delle due punte Bonanno e Orlando. Anche la Salernitana schiera qualche seconda linea, ma si tratta sempre di giocatori di alto profilo, vedi il “cobra” Ginestra e il francese Mounard. E il primo squillo è proprio di Ginestra che al 12′ su punizione impegna Lagomarsini che smanaccia in corner. L’avvio della gara è al piccolo trotto. Il Messina non soffre, anzi replica alla mezz’ora con uno schema su punizione che fa arrivare il pallone tra i piedi di Orlando con al volo d’esterno sfiora il vantaggio. Pallone che sibila la traversa. La Salernitana si sveglia sette minuti dopo, sfiorando il vantaggio con Bianchi, ma è bravo Lagomarsini a salvare d’istinto. E sulla ribattuta del portiere, è De Bode a immolarsi respingendo alla disperata con il corpo la ribattuta dello stesso Bianchi. E il gigante della difesa peloritana diventa protagonista anche nell’area avversaria, quando al 39′ subisce un fallo sospetto da Ginestra sugli sviluppi di una punizione battuta da Bucolo. Nella ripresa il Messina sfiora subito il gol con Orlando, che al 53′ su assist di testa di De Bode si trova solo davanti al portiere Russo, ma il centravanti peloritano cicca il pallone. Sei minuti dopo Grassadonia è costretto al primo cambio per l’infortunio a Nigro (che rientrava dopo un acciacco). Dentro Damonte e Messina che sessanta secondi dopo sciupa un ghiotto contropiede. Volpe perde palla e i giallorossi si presentano in quattro contro due nelle trequarti avversaria, ma sul più bello Bortoli sbaglia tutto nel passaggio decisivo a Bucolo ormai in area. Il Messina inizia a crederci, perchè la Salernitana non punge e al 63′ è il turno di Bjelanovic che si rivede in campo dopo una lunga assenza per infortunio. Il croato subentra a Orlando e tre minuti dopo Menichini risponde con l’innesto dell’esperto Pestrin (ex del Messina in Serie A) al posto di Volpi. Ma è il Messina a rendersi ancora pericoloso, stavolta con Bjelanovic che di testa impegna il portiere granata. E’ il momento migliore del Messina, ma come spesso capita nel calcio arriva invece il vantaggio degli avversari, su calcio di rigore, per un ingenuo fallo da tergo di Marin su Colombo. L’arbitro indica il dischetto, sventolando il cartellino rosso (esagerato) al difensore peloritano. Dagli undici metri si presenta il brasiliano Calil (che tre minuti prima era subentrato a uno spento Ginestra) che spiazza Lagomarsini. Un vantaggio neanche tanto meritato per la Salernitana, che al 79′, con un uomo in più, trova il raddoppio con un colpo di testa di Colombo su traversone dalla sinistra di Franco. Partita chiusa ed è un vero peccato, perchè il Messina aveva tenuto botta ai campani, sfiorando nella ripresa anche il gol. PIANETA MESSINA Share